MONZA, I NEOFASCISTI DI LEALTA’ AZIONE SI DICHIARANO ANTIFASCISTI PER AFFITTARE UNO SPAZIO DEL COMUNE
SAREBBE IL CASO DI CAMBIARE IL NOME DELL’ORGANIZZAZIONE LIMITANDOSI AD “AZIONE”, VISTO CHE LA LEALTA’ E’ VENUTA MENO
Dichiararsi antifascisti pur di ottenere lo spazio comunale per festeggiare il compleanno di un’associazione che, spesso, non ha fatto mistero di avere simpatie neofasciste. È il contrappasso a cui si è sottoposta la sezione monzese di Lealtà Azione, arrivata a festeggiare il suo decimo compleanno. La sede brianzola è stata nominata Valinor, che è un regno di Arda, l’universo immaginario creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien.
Comunque, sabato 9 novembre alle ore 17, non meglio precisati «politici, giornalisti, rappresentanti di associazioni e della società civile» parteciperanno alla kermesse intitolata «Dieci anni di cultura e solidarismo». Le poche informazioni si recuperano dal sito ufficiale del movimento di destra che, sempre presentando l’iniziativa, descrive Valinor come «un punto di riferimento di cultura e solidarismo per tutti i nostri concittadini che hanno ancora sete di sapere e di ricostruire il tessuto sociale distrutto dall’individualismo».
Per festeggiare il compleanno di Valinor gli organizzatori hanno individuato il Teatro binario 7, uno spazio di proprietà del Comune di Monza.
L’amministrazione, non appena sono emerse le prime contestazioni per l’affitto dei suoi locali a Lealtà Azione, ha imposto ai concessionari che gestiscono il teatro di far firmare «una dichiarazione di antifascismo e di riconoscimento dei valori democratici». E gli uomini di Valinor hanno accettato. Tuttavia, i focolai di polemica rimangono accesi in Brianza. L’Anpi, tra le tante realtà che hanno protestato per la locazione, ha commentato così lo sviluppo della dichiarazione antifascista: «Ci chiediamo quale valore possa avere questa firma, poiché tale organizzazione si ispira a idee e principi diametralmente opposti a quelli sanciti nella nostra Costituzione». Lealtà Azione si è trovata coinvolta, un paio di anni fa, in una lunga inchiesta sulla cosiddetta lobby nera della Lombardia.
(da agenzie)
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