MORATTI E BERLUSCONI, E’ LITE: “SILVIO, FAI UN PASSO INDIETRO”, “TI LASCIO SOLA, COSI’ PERDI TU “
LETIZIA: “NON VOGLIO PIU’ INTROMISSIONI NE’ COMIZI DAVANTI AI TRIBUNALI, SONO IO CHE VINCO O PERDO, DECIDO IO COME PORTARE AVANTI LA PARTITA”…SILVIO: “E IO MI SFILO, SE PERDI E’ SOLO COLPA TUA, HAI LA PUZZA SOTTO IL NASO”
“Non voglio che si parli più di giustizia, di temi nazionali. Basta intromissioni e comizi davanti a Palazzo di Giustizia.Sono io che vinco o perdo, è la mia partita e voglio essere io a decidere come portarla avanti”.
Letizia Moratti non ha usato toni morbidi con il premier ieri, durante un rapido incontro, e ha posto una serie di condizioni: “Per continuare la battaglia, è necessario che tu faccia un passo indietro, bisogna trattare dei problemi della città , non del governo”.
E’ il messaggio che Silvio aspettava: così, in caso di sconfitta, potrà dare la colpa alla Moratti.
Di conseguenza non parteciperà alla campagna elettorale in queste due settimane: niente comizi, niente raduni, niente show davanti alle aule processuali.
Il Pdl milanese gli ha chiesto perlomeno di organizzare una iniziativa con Bossi, ma lui a impegnarsi per la Moratti e di sfilare accanto al Senatur non ne vuole neppure sentir parlare.
Prima erano tutti amiconi, ora non riconosce più nessuno.
Della Moratti ora dice, con la solita modestia: “Se non fosse stato per me, avrebbe perso già al primo turno, non ha mai attirato le simpatie della gente, ha la puzza sotto il naso”.
E per il compagno di merende Umberto: “Ha remato contro, tifa per Tremonti, ma il gioco non gli riuscirà “.
E’ un clima di veleni quello che si respira all’interno della maggioranza.
Il premier fa i conti con la sconfitta, difficile se non impossibile recuperare al ballottaggio uno svantaggio simile.
Silvio se la prende anche con Formigoni, reo di non essersi impegnato abbastanza nella campagna elettorale.
Poi ritorna sui suoi soliti temi: “Dobbiamo smascherare chi sta dietro a Pisapia”. E oggi escono i soliti manifesti in cui chiede ai milanesi di non consegnare la città ai centri sociali.
Ai ministri ha detto “ora metteteci voi la faccia”, lui non lo farà .
La strategia sarà quella di depotenziare il voto per non far ricadere la sconfitta sul governo.
Se prima il voto era politico e a favore o contro di lui, ora improvvisamente è un semplice voto amministrativo.
Nello stato maggiore del Pdl si fa strada la convinzione che l’impostazione della campagna elettorale sia stata completamente sballata e che Silvio abbia solo creato danni alla Moratti.
Ma il premier, annichilito ormai dalla sua presunzione, ha ancora il coraggio di dire: “Senza di me si perde, ma non posso fare tutto io”.
In effetti per la vittoria della sinistra ha già fatto abbastanza.
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