MUOS DI NISCEMI, IL TAR: “PERICOLOSO PER LA SALUTE, FERMATE I LAVORI”
VINCE LA RIVOLTA POPOLARE CONTRO LA REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI COMUNICAZIONI SATELLITARI DELLA MARINA AMERICANA
Il Muos è pericoloso per la salute dei cittadini.
Con questa motivazione i giudici del Tar di Palermo hanno accolto il ricorso presentato dal Comune di Niscemi (Caltanissetta) contro la realizzazione del sistema di comunicazioni satellitari della Marina militare statunitense che sorge in contrada Ulmo.
Nella sentenza della prima sezione del Tribunale amministrativo regionale, presieduta da Caterina Criscenti, si legge che lo “studio dell’Istituto superiore di sanità costituisce un documento non condiviso da tutti i professionisti che hanno composto il gruppo di lavoro e — fatto ancor più significativo — risulta non condiviso proprio dai componenti designati dalla Regione siciliana, Mario Palermo e Massimo Zucchetti“.
I due esperti, con una loro autonoma relazione allegata allo studio Iss, evidenziano, fra l’altro, che rimangono aperte le valutazioni predittive in campo vicino, per le quali la stessa relazione principale dell’Iss dà atto trattarsi di un campo molto esteso vista la dimensione delle antenne e di non avere a riguardo informazioni specifiche. Inoltre, non sarebbe stata ben indagata nello studio Iss neppure la reale dimensione del rischio alla salute”.
L’impianto, in corso di realizzazione da parte della Marina militare statunitense, inizialmente è stato avversato anche dal presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, che aveva sospeso i lavori, in attesa di un’analisi da parte dell’Iss.
Arrivate le valutazioni dell’Istituto, la Regione aveva ridato l’autorizzazione all’impianto.
Non solo: la sentenza dei giudizi amministrativi non solo sottolinea che l’autorizzazione paesaggistica concessa nel 2008 “sarebbe irrimediabilmente scaduta”, così come il nulla osta dell’Azienda Foreste demaniali, ma evidenzia la mancanza anche di “indagini preliminari circa le interferenze del Muos rispetto alla navigazione aerea relativa all’aeroporto di Comiso e studi in materia di tutela della salute dalle esposizioni elettromagnetiche e di tutela ambientale”.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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