“NAPOLITANO AVEVA IL DOVERE MORALE DI CONCEDERMI LA GRAZIA, RIDICOLO PENSARE DI RIEDUCARMI”
A “PIAZZA PULITA” BERLUSCONI SPARA A ZERO SU TUTTI: GIUDICI, SERVIZI SOCIALI, CAPO DELLO STATO… SALVA SOLO RENZI: “L’AVREI PRESO IN FORZA ITALIA”
Senza presentare alcun atto formale “ho chiesto al Capo dello Stato la grazia: ho detto ‘lei ha il dovere morale di usare questo strumento, la grazia, motu proprio'”.
Lo ha detto il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, intervistato a Piazza pulita su La7, giudicando non umiliante ma ridicola la decisione di affidarlo alla rieducazione dei servizi sociali e dei colloqui quindicinali con gli assistenti sociali.
L’ex premier non si è trattenuto dall’attaccare per l’ennesima volta i giudici.
“È una sentenza non solo mostruosa, ma anche ridicola. Tutto questo fra non molto verrà a galla”. Per l’ex Cav, insomma, la condanna per frode fiscale “è frutto di una costruzione assolutamente inaccettabile, con un processo arrivato a una sentenza mostruosa che sarà ribaltata dalla Corte Europea e dalla revisione” del processo.
“Sono assolutamente sereno – ha aggiunto nella stessa intervista – perchè sono sicuro che questa cosa sarà un boomerang per chi l’ha voluto”.
“È ridicolo – ha aggiunto – pensare che si possa rieducarmi consegnandomi a dei servizi sociali e a dei colloqui quindicinali con assistenti sociali”.
L’ex Cav ha parlato anche di Renzi: “Il premier in Forza Italia? “Perchè no. Penso di sì. Non ha radici comuniste”, è la risposta di Silvio Berlusconi.
“Ora è nel Pd ed è condizionato dal Partito Democratico. Ha la maggioranza del partito ma non in parlamento”.
Berlusconi poi ha risposto anche sulla questione della latitanza di Marcello Dell’Utri “È una persona perbenissimo, torturato da 20 anni da accusa assurda, che deriva da reato che non è previsto da codici ma è un’invenzione, concorso esterno in associazione mafiosa”.
L’ex premier ha poi attaccato Renzi sulla questione del decreto lavoro. “Il Jobs act – ha detto – è stato modificato in parlamento, grazie alla minoranza del Pd, con norme ‘dettate dalla Cgil’.
“Oggi- ha aggiunto – ho detto che da Jobs act è diventato un Cgil act”
(da “Huffingtonpost”)
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