NAUFRAGIO AL LARGO DELLA LIBIA, 200 MORTI SULLA COSCIENZA DEI CRIMINALI CHE FANNO LA GUERRA ALLE ONG
70 CADAVERI IN MARE, OLTRE 100 I DISPERSI… L’ONU: “IL SOCCORSO IN MARE DEVE RIPRENDERE SUBITO”
Circa 200 persone sarebbero morte nel naufragio di un barcone al largo delle coste della Libia. Altrettante sarebbero invece state salvate e riportate nel paese nordafricano. La denuncia è dell’Unhcr, l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati.
Secondo le èquipe di Medici senza frontiere che hanno soccorso i sopravvissuti, i testimoni hanno contato 70 cadaveri in acqua, mentre altre cento persone risultano ancora disperse. Msf parla anche di sopravvissuti in stato di shock con sintomi di preannegamento, ipossia e ipotermia.
“Se le stime fossero confermate, si tratterebbe della peggior tragedia di quest’anno nel Mediterraneo centrale – ha scritto su Twitter Charlie Yaxley, portavoce dell’Unhcr per il Mediterraneo – Un promemoria, se necessario, che deve esserci un cambiamento nell’approccio alla situazione mediterranea. È urgente la necessità di salvare vite in mare”. Anche Filippo Grandi, commissario delle Nazioni unite per i rifugiati, parla di “peggiore tragedia in mare dall’inizio di quest’anno”.
Il barcone era partito come detto da Khoms, porto libico a circa 120 chilometri a est di Tripoli. A bordo, secondo i primi racconti dei sopravvissuti, c’erano circa 300 persone, ma non è ancora chiaro se nel naufragio siano rimasti coinvolte due imbarcazioni o una sola. I superstiti sono stati soccorsi da un pescatore e poi restituiti alla guardia costiera.
L’ennesima tragedia. E, purtroppo, tanti sano che no sarà l’ultima: “Abbiamo sulla coscienza altri 150 morti in mare. Nessuno potrà dire che non sapeva, nessuno si potrà sentire estraneo, straniero, rispetto a quello che sta accadendo nel Mediterraneo. Perchè abbiamo impedito alle Ong di andare là fuori a salvare vite. Ma quel che è peggio, lo abbiamo impedito alle nostre navi, alla nostra Marina Militare, che ha anche questo dovere”.
Così Pietro Bartolo, vicepresidente della commissione Libertà Civili, Giustizia e Affari interni del Parlamento europeo, a proposito del naufragio al largo della Libia reso noto dall’Unhcr.
(da agenzie)
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