NAZISTI UNGHERESI A CASA, SEGNA IL GOL DECISIVO PER LA GERMANIA PROPRIO GORETZKA, CAMPIONE DEI DIRITTI CIVILI, CHE LI BEFFA FACENDO IL SEGNO DEL CUORE SOTTO LA CURVA MAGIARA
PER TUTTA LA PARTITA I TIFOSI UNGHERESI AVEVANO INTONATO CORI “TEDESCHI OMOSESSUALI”: ORA POSSONO RITORNARE NELLE FOGNE DA CUI SONO USCITI
Germania-Ungheria non è stata solamente una partita di calcio. L’ultimo match della fase a gironi di Euro 2020 ha regalato ai tedeschi (che non hanno brillato nel gioco e nei risultati, finora) la qualificazione agli ottavi di finale.
Il pallone, però, è stato solamente lo sfondo di un evento che è andato ben al di là del manto erboso dell’Allianz Arena di Monaco. Prima le polemiche con la Uefa per non aver approvato la “colorazione” arcobaleno dell’impianto, ma con la città che si è colorata per dare un chiaro messaggio contro la più recente legge (omofoba) targata Orban; poi 90 minuti più recupero di cori di stampo omofobo piovuti dagli spalti della curva ungherese contro i tedeschi (e non solo).
Alla fine il grande protagonista, dentro e fuori dal campo, è stato il centrocampista Leon Goretzka.
La sua rete, che ha fissato il punteggio finale sul 2-2, non ha solamente permesso alla Nazionale di Joachim Löw di superare una difficile fase a gironi. Quel gol siglato all’84° è stata anche la miglior risposta ai cori intonati dalla folta pattuglia di tifosi unhgeresi.
Quel “tedeschi siete tutti gay” cantato dalla curva magiara ha fatto da (pessimo) sfondo al match. Poi la doppia beffa: l’Ungheria che torna a casa e Goretzka che zittisce nel migliore dei modi l’omofobia di quei tifosi
Una corsa piena di gioia per il gol e condita dalle due mani che si uniscono per creare un cuore da mostrare a chi, per tutta la partita, si è reso protagonista di una nazi-omofobia di stampo ungherese.
Il gesto non è passato inosservato e lo stesso calciatore ha voluto diffondere quello stesso messaggio postando sui suoi canali social la foto che ha immortalato il momento.
Nel corso di un’intervista al quotidiano Bild, proprio Goretzka aveva parlato di questo argomento:
“Noi come mondo del calcio vogliamo contrastare il razzismo e l’omofobia con la diversità”. Goretzka si è sempre battuto per i diritti sostenere il movimento LGBT e le battaglie contro ogni tipo di discriminazione.
Più volte, l’autore del gol decisivo che ha portato la Germania agli ottavi degli Europei ha affrontato il tema del razzismo e ha anche sottolineato la sua preoccupazione per l’avanzata nel suo Paese delle forze neonaziste di Afd
I tifosi ungheresi non sono nuovi a trovate omofobe simili. La Uefa, nei giorni scorsi, ha avviato un’indagine contro i sostenitori magiari che già in occasione dei match contro Francia e Portogallo avevano intonato cori razzisti e omofobi. Questo il comunicato della Federcalcio europea:
“In conformità con l’articolo 31(4) del Regolamento Disciplinare UEFA, un ispettore disciplinare e etico UEFA è stato nominato per condurre un’indagine disciplinare su potenziali incidenti discriminatori avvenuti nella Puskás Aréna, Budapest, durante le partite della fase a gironi del Campionato Europeo 2020 tra le nazionali di Ungheria e Portogallo il 15 giugno 2021 e tra le nazionali di Ungheria e Francia si sono giocate il 19 giugno 2021”.
Adesso, con il loro Europeo finito, potrebbe arrivare una sanzione (alcune partite a porte chiuse, per esempio) da scontare durante i match di qualificazione per i mondiali.
(da agenzie)
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