NEI PAESI NORMALI SI SCHEDANO I DELINQUENTI, NON GLI INCENSURATI: LA TESSERA DEL TIFOSO CREA PIU’ CASINO DI PRIMA
GLI ULTRAS SENZA TESSERA INVADONO GLI ALTRI SETTORI: SI COMINCIA NEL CAOS, COME VOLEVASI DIMOSTRARE… LO SPOT DI MARONI CREA INCIDENTI A CROTONE E AD ASCOLI, DOVE LE TIFOSERIE OPPOSTE SI RITROVANO VICINE… MA SE I TEPPISTI SONO QUATTRO GATTI PERCHE’ NON LI AVETE PRESI?
Dopo la prima giornata dei vari campionati, non si sa se ridere o piangere: la tessera del tifoso ha fatto più notizia dei risultati sui campi da gioco.
Non si sa se questo deponga a sfavore del livello del nostro calcio o sia frutto della martellante campagna pubblicitaria messa in atto dal ministro Maroni per giustificare un provvedimento mal fatto e che alla fine determinerà più incidenti di quelli che si dice si volessero evitare.
Il buon senso vorrebbe che, se sono circa 5.000 i “soggetti pericolosi” in tutta Italia, fosse sufficiente far trascorrere a costoro i novanta minuti della partita presso la più vicina caserma dei carabinieri o comando di polizia, magari forniti di radiolina.
Invece si è riusciti solo a far cambiare di posto gli ultras che non hanno voluto essere sottoposti a schedatura, indirizzandoli in altri settori dello stadio: le conseguenze eccole qua elencate, limitandoci solo a qualche esempio.
Durante Roma-Cesena, un centinaio di tifosi cesenati sono stati incredibilmente sistemati in tribuna Monte Mario, fianco a fianco coi tifosi giallorossi.
E’ uno dei paradossi del nuovo provvedimento: senza tessera non si va nel settore ospiti, ma negli altri sì.
A Crotone, 40 tifosi del Padova senza tessera del tifoso, hanno comprato i biglietti per la curva riservata ai tifosi locali, i quali sono allora stati sfrattati all’ultimo minuto in quella degli ospiti.
Ad Ascoli, 40 tifosi del Modena in trasferta e senza tessera sono stati fatti sedere nel settore dei tifosi locali.
I due gruppi si sono prima uniti in una serie di cori contro Maroni, poi hanno cominciato a picchiarsi.
E gli esempi potrebbero continuare a lungo.
Senza contare che fino a ieri all’interno degli stadi succedeva raramente che vi fossero incidenti, scoppiati quasi sempre fuori dai cancelli.
Ora molti dei facinorosi aspetteranno fuori i tifosi avversari e il lavoro delle forze dell’ordine aumenterà .
Qua non si tratta di essere un ultrà per essere contrario alla tessera del tifoso.
Giusto essere contro i violenti, ma siamo completamente fuori strada: in nessun Paese europeo è stata approntata una misura simile.
Intanto va detto che in un Paese normale si schedano solitamente i delinquenti e non gli incensurati.
Non si capisce perchè un cittadino non sia libero di andare allo stadio, a teatro o dove gli pare, senza limitazioni assurde, entrate secondarie e foto segnaletiche.
Da anni forse ci pigliano per i fondelli quando dicono che “i teppisti sono quattro gatti”?
E allora che aspettate a prenderli e a procedere come abbiamo indicato anche noi?
Firma obbligatoria e addio partita.
Negli stadi ci sono ormai più filtri che al monopolio tabacchi, ma continua a entrare di tutto.
Siamo un Paese che ha sconfitto il terrorismo con gli infiltrati e non siamo in grado di bloccare 5.000 persone in tutta Italia?
Ecco perchè denunciamo un clima perenne da spot, dove al cittadino si dà ad intendere una versione delle cose ben diversa dalla realtà .
La violenza non si combatte con le chiacchiere e le norme astruse, ma con il buon senso e misure razionali.
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