NEL PIENO DEI TAGLI ALLA SPESA PUBBLICA PORTATI AVANTI DA MUSK, IL “DOGE” NON HA TOCCATO I 145 I CAMPI DA GOLF DI PROPRIETÀ DEL DIPARTIMENTO DELLA DIFESA USA, VISTA LA PASSIONE DI “THE DONALD” PER QUESTO SPORT
I VERTICI DEL PENTAGONO HANNO DIFESO I MILIONI DI DOLLARI DI FONDI PUBBLICI UTILIZZATI PER MANTENERE LE STRUTTURE
La parola “letalità” non è ciò che di norma si assocerebbe al golf, eppure sono almeno 145 i campi dedicati a questo sport di proprietà del Dipartimento della Difesa Usa, edificati anche in suolo estero.
I vertici del Pentagono ne hanno giustificato l’esistenza, insieme a quella di piste da bowling e ristoranti militari. Ma in un forte clima di tagli alle spese previsti dall’amministrazione Trump, il loro mantenimento risulta anacronistico e criticato come sperpero del denaro dei contribuenti. […]
Per recuperare le spese, martedì 4 marzo l’ufficio Usa che si occupa degli immobili di proprietà statale aveva diffuso una lista di 443 strutture in vendita perché classificate “non fondamentali per le operazioni governative”: per mantenerle richiedono 430 milioni di dollari l’anno.
Il piano è parte di un programma per favorire le entrate, anche da donazioni esterne. Ma la lista è stata rimossa solo 24 ore dopo: i campi da golf comunque non vi comparivano.
(da agenzie)
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