NELLA CITTA’ DI DI MAIO UN TERZO DELLE PERSONE PRENDE IL REDDITO DI CITTADINANZA MA NON RICEVE PROPOSTE DI LAVORO
POMIGLIANO D’ARCO E’ IL SIMBOLO DEGLI ERRORI ALLA BASE DEL REDDITO DI CITTADINANZA
Pomigliano D’Arco, comune in provincia di Napoli di poco più di 39mila anime, ha una particolarità . Oltre a essere la cittadina che ha dato i natali al capo politico del Movimento 5 Stelle e attuale ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è in grado di offrire un quadro ben dettagliato di come il famoso reddito di cittadinanza — sbandierato ai quattro venti dal Movimento 5 Stelle come palliativo per ridare linfa al mercato del lavoro italiano — sia un incentivo alle assunzioni solamente su carta. La realtà , invece, mostra un qualcosa di molto più stantio e bloccato.
Quel che viene fuori dall’inchiesta di Niccolò Zancan su La Stampa, mostra tutte le contraddizioni del provvedimento su cui Luigi Di Maio ha messo la faccia.
La scelta della meta, non a caso, è stata proprio quella Pomigliano D’Arco tra le cui strade è cresciuto l’ex Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, ora passato agli Esteri.
Su 39mila abitanti, infatti, oltre 12mila persone risultano essere percettori del reddito di cittadinanza. Tutto legittimo, nulla sopra la legge.
La questione che fa riflettere, invece, sta nei racconti di tutte quelle persone che se da una parte ringraziano lo Stato per quel sussidio ottenuto grazie al reddito di cittadinanza, dall’altra si chiedono perchè non siano ancora stati chiamati per un lavoro.
Perchè, spesso questo tema è passato sotto traccia, il vero fine ultime del provvedimento targato M5S non doveva essere riempire le tasche degli italiani, ma cercare di far sbloccare la macchina del lavoro in tutta Italia.
E, invece, a Pomigliano D’Arco (così come in altre zone d’Italia) quel meccanismo è ancora inceppato. Interpellato da La Stampa, il sindaco della città (Lello Russo, del Centrodestra) ha detto di aver parlato con l’Inail che gli ha spiegato come la normativa per le assunzioni non sia ancora stata ultimata. Per questo il reddito, anche lì, si è trasformato in puro assistenzialismo che non ha creato alcun posto di lavoro.
(da agenzie)
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