NELLA RELAZIONE BANKITALIA TRASMESSA ALLA PROCURA 11 RILIEVI A PAPA’ BOSCHI
IL PADRE DEL MINISTRO RISCHIA DI ESSERE INDAGATO
Undici rilievi. Undici segnalazioni su irregolarità e criticità del management di Banca Etruria, commesse quando già l’istituto di credito navigava in acque difficili.
E che inevitabilmente coinvolgeranno il padre di Maria Elena Boschi, prima consigliere di amministrazione, poi, dal 2014, presidente della banca.
Il contenuto della relazione degli ispettori della Banca d’Italia, oltre a far tremare i manager, potrebbe portare a nuovi sviluppi politici nel caso.
Perchè, come scrive Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera, la relazione verrà inviata alla procura entro Natale.
Ed è un passo ufficiale che può far finire nel registro degli indagati tutti i membri del Cda, come già avvenuto per il presidente Lorenzo Rosi e il consigliere Liciano Nataloni per conflitto d’interesse, sulla base di una verifica effettuata per ordine di Palazzo Koch tra il 14 novembre 2014 e il 27 febbraio 2015.
Fideiussioni, consulenze, operazioni immobiliari, finanziamento: nel dossier c’è l’elenco dei motivi che hanno portato l’istituto al dissesto.
Un vero e proprio atto d’accusa dal quale tutti devono adesso difendersi.
È anche per questo che la calendarizzazione della mozione di sfiducia al ministro delle Riforme è avvenuta in tempi relativamente rapidi.
Per chiudere la partita, almeno dal punto di vista parlamentare, prima che la faccenda si ingarbugliasse ulteriormente. Il perchè è presto detto:
Nella nuova relazione ci sono undici punti dei quali dovrà rispondere l’ex vicepresidente e attengono l’intera gestione patrimoniale visto che l’attività degli ispettori è stata in realtà un’attività di controllo ad ampio spettro, dunque relativa a una verifica generale.
E se l’aula di Montecitorio ha già archiviato la pratica, un’eventuale iscrizione nel registro degli indagati di Pierluigi Boschi renderebbe il clima politico rovente.
Rischiando di ammaccare ulteriormente la finora solidissima immagine della figlia.
(da “Huffingtonpost”)
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