NELLA VERONA A GUIDA SOVRANISTA ARRIVANO PURE I GAZEBO FILO RUSSI IN PIAZZA BRA
LA VERGOGNA DI AUTORIZZARE LA PRESENZA DI SODALI DEL CRIMINALE DEL CREMLINO CON TANTO DI BANDIERE DELLA REPUBBLICA AUTOPROCLAMATA DEL DONETSK… CHE NE PENSA IL SINDACO DI FDI?
Verona continua a fare notizia per le sue posizioni reazionarie.
Nella centralissima piazza Brà, l’attuale amministrazione di Verona ha autorizzato un gazebo che ha sventolato le bandiere delle autoproclamate, e non riconosciute da alcuno, repubbliche di Donetsk e Lugansk: un chiaro segno a favore della spietata invasione russa in Ucraina.
La sedicente organizzazione, autorizzata ad occupare lo spazio pubblico vorrebbe ‘tutelare’ i bambini russofoni del Donbass.
Questo proprio quando ogni giorno si apprende dai media che decine e decine di bambini ucraini, proprio in quelle terre, sono stati strappati alle loro famiglie e deportati in strutture russe con non ben precisati scopi, oggetto di indagini di organizzazioni internazionali, dall’Onu alla Corte Internazionale dell’Aja.
Si tratta di interventi da parte dell’esercito russo al di fuori dal contesto degli aiuti umanitari e che si aggiungono alle brutali violenze, torture ed uccisioni della popolazione civile, oltre alla devastante distruzione del territorio.
Si ravvisano, quindi, estremi per configurare crimini di guerra, e da più parti si è anche iniziato a parlare di genocidio nei confronti del popolo ucraino.
Non è la prima volta che l’attuale amministrazione pecca di mancata sorveglianza, in quanto già sabato 9 aprile, durante la manifestazione No vax, una ‘giovane russa’, nota sostenitrice delle deliranti tesi panrusse, ha tenuto un vero e proprio comizio dalla scalinata di Palazzo Barbieri a favore di Putin e della sua guerra.
La scalinata è usualmente interdetta a tutte le manifestazioni di carattere politico, perché parte dei luoghi istituzionali. Ma evidentemente per qualcuno non è così.
(da Globalist)
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