NIENTE DIMISSIONI PER IL SINDACO DI GENOVA DOPO IL VOTO CONTRARIO ALLA PRIVATIZZAZIONE DI AMIU
ERA STATA BOCCIATA LA DELIBERA DELLA FUSIONE TRA AMIU E IREN… ORA AUMENTERANNO LE TASSE COMUNALI, RINGRAZIANDO CENTRODESTRA E M5S
Nessun passo indietro, almeno per ora. Secondo le ultime notizie indiscrete in arrivo da Palazzo Tursi pare che il sindaco Marco Doria abbia deciso di restare al suo posto. Con quali obiettivi lo si capirà nelle prossime ore.
Lo spettro delle dimissioni si era concretizzato ieri sera, dopo che il consiglio comunale aveva bocciato la delibera sulla fusione fra Amiu e Iren Ambiente , e dopo che lo stesso Doria aveva manifestato l’intenzione di dimettersi. Ma questo scenario sembra al momento accantonato.
Il post di Doria su Facebook
«I cittadini genovesi dovranno sopportare nel 2017 un aumento della Tari che sarà molto pesante».
Lo scrive il sindaco di Genova durante la notte sulla sua pagina Facebook. «L’assemblea ha bocciato una proposta seria dell’amministrazione su Amiu che, con la partecipazione di Iren, avrebbe permesso investimenti in impianti, una prospettiva di lavoro per l’azienda e quindi garanzie per i suoi dipendenti. Ricordo a tutti – dice il sindaco – che Iren è una società italiana controllata da comuni italiani; è dunque una società pubblica. Sarebbe stato possibile con questa soluzione contenere i costi della tariffa a carico dei cittadini e dilazionare negli anni gli aumenti che sono necessari – e obbligatori per legge – per la messa in sicurezza della discarica di Scarpino».
«Un voto irresponsabile del centrodestra, del M5S e di altri consiglieri eletti nella maggioranza, che peraltro nel suo programma elettorale indicava la necessità di un socio industriale per Amiu – ricorda – apre una crisi seria. Per Amiu e i suoi lavoratori innanzitutto. L’azienda ha un contratto di servizio che scade nel 2020 e solo con un’aggregazione industriale come quella prevista sarebbe stato possibile prolungarlo dando maggiori garanzie ai suoi lavoratori». «Più che mai a mio parere serve alla città una coalizione di persone responsabili. Oggi non c’è stata», conclude.
Il paradosso
Va rimarcato che a Doria sono mancati alcuni voti della sinistra-sinistra, contrari alle privatizzazioni, e che il centrodestra ha votato contro pur essendo favorevole da sempre alle stesse.
Ma chiedere coerenza politica a un personaggio come Toti è pura fantascienza.
(da agenzie)
Leave a Reply