“NON APRITE LE FINESTRE”
A ROMA BRUCIA UN IMPIANTO DI RIFIUTI SULLA SALARIA, NUBE TOSSICA SULLA CITTA’… COMITATO DI CITTADINI: “DA 7 ANNI DENUNCIAMO IL PERICOLO, NON CI HANNO MAI DATO ASCOLTO”
Un vasto incendio è divampato nella notte in un capannone adibito a deposito rifiuti nell’impianto Ama di via Salaria a Roma.
Sul posto 12 squadre dei vigili del fuoco, per un totale di circa 40 uomini, e i carabinieri.
Le fiamme sono divampate in un capannone di circa duemila metri quadrati. L’odore di bruciato sprigionato dal maxirogo è stato avvertito anche nel centro della Capitale. Sulla zona si è sollevata un densa nube di fumo e l’odore acre è stato avvertito in diverse zone della città .
Sulla vicenda interviene il Campidoglio attraverso una nota: “In seguito all’incendio nell’impianto Tmb Salario, per ragioni precauzionali, in attesa dei dati delle misurazioni dell’aria da parte di Asl e Arpa Lazio, le raccomandazioni sono di chiudere le finestre laddove si percepisce odore, ma soprattutto evitare attività all’aria aperta ed evitare di consumare prodotti colti nell’area circostante all’incendio”.
La Procura di Roma ha avviato una indagine. In base a quanto si apprende il pm Carlo Villani, già titolare di un fascicolo sulla struttura nel quale si ipotizzava il reato di inquinamento ambientale e attività di rifiuti non autorizzata, si è recato per un sopralluogo sul luogo dell’incendio.
Al momento, spiega chi indaga, è ancora prematuro stabilire la natura doloso o colposa del rogo. A piazzale Clodio si attendono anche le informative delle forze dell’ordine intervenute.
Una enorme nube nera si sta stagliando su Roma dopo l’incendio scoppiato nelle prime ore del mattino all’impianto di trattamento meccanico biologico del Nuovo Salario.
L’odore acre sta interessando in particolare le zone Trieste-Salario, Africano e Montesacro, con grande preoccupazione dei residenti, ma viene segnalato ovunque in città fino a Trastevere.
La nube è visibile da diverse parti della città e le foto stanno facendo il giro dei social, oltre che delle chat di WhatsApp, soprattutto quelle dei genitori dei bambini delle scuole che si trovano intorno.
Secondo il presidente del III Municipio Giovanni Caudo l’incendio è particolarmente grave, un fumo denso si propaga nell’aria, al momento la nube si dirige lontana dalle case ma l’odore acre di bruciato si sente nelle diverse aree del municipio.
Per precauzione l’asilo a ridosso dell’impianto è chiuso. I vigili del fuoco ci hanno avvisato che non ci sono allarmi da nube tossica.
L’assessora Montanari ha convocato una cabina di regia per l’emergenza a cui partecipano la Protezione Civile, il Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale e tutti gli attori interessati, per provvedere al monitoraggio della qualità dell’aria e prendere eventuali provvedimenti a tutela della salute delle persone. All’incontro è presente anche la Regione Lazio.
La priorità del Campidoglio ora è valutare tutte le opzioni sul campo per evitare che i rifiuti che fino a questa mattina venivano lavorati dal TMB Salario si riversino sulle strade fuori dai cassonetti.
Adriano Travaglia, presidente del comitato Villa Spada all’esterno del TMB Salario, ha un diavolo per capello: “Fin dal 2011 combattiamo questa battaglia nessuno ci ha mai creduto lo abbiamo detto a tutti i tavoli e ultimamente anche alla Camera e al Senato. L’assessore all’Ambiente del Comune, Montanari, uscendo da qui ha detto che adesso aprirà un tavolo di crisi, ma quando glielo abbiamo chiesto noi di mettersi attorno al tavolo non ci hanno voluto dare retta. Siamo preoccupatissimi per la salute di tutti i cittadini. Questo danno ambientale causato da loro, avrà conseguenze su di noi per anni”.
(da “Huffingtonpost”)
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