NON C’È PIÙ BISOGNO DI “PARENTI SERPENTI” IN TV: CON “LOLLO” AL GOVERNO, LA REALTÀ HA SUPERATO IL CINEMA
QUEST’ANNO IL CAPOLAVORO DI MONICELLI È SPARITO MISTERIOSAMENTE DAI PALINSESTI DELLE FESTIVITÀ, DI CUI È UN GRANDE CLASSICO
Nel panorama dei film natalizi trasmessi in Tv in chiaro sui canali generalisti, quest’anno “arricchita” (?) dalle pellicole Hallmark e Lifetime tanto zuccherose da causare attacchi glicemici, i telemorenti sono abituati a due imperdibili appuntamenti ben più cinici: Una poltrona per due e Parenti Serpenti.
Ma se l’irriverente film di John Landis con Dan Aykroyd, Eddie Murphy e la popputa Jamie Lee Curtis è andato in onda regolarmente il 24 dicembre scorso per la ventiseiesima vigilia di Natale consecutiva, riuscendo a superare i già straordinari ascolti del 2022, ecco che la dissacrante commedia nera di Mario Monicelli risulta desaparecida.
Uscito nelle sale trentuno anni fa, e costellato d’interpreti magistrali quali – fra gli altri – Marina Confalone, Cinzia Leone, Alessandro Haber, Paolo Panelli e Monica Scattini, Parenti Serpenti quest’anno non è presente nei palinsesti di fine 2023.
In realtà, la guerra tra fratelli e cognati per scongiurare l’eventualità di ospitare gli anziani genitori, al punto di assassinarli con una stufa difettosa, era assente anche a fine 2022. Quando invece nel 2021 andò in onda addirittura in prima serata il 31 dicembre su La7.
L’Assenza sarà dovuta al fatto che Parenti Serpenti è stato inserito nel bouquet di Netflix? Probabile.
Ma, scherzandoci sopra, si potrebbe azzardare l’ipotesi che con l’avvento del governo Meloni, con la sua insistenza sui valori della famiglia tradizionale, non vi sia più posto in tv per la storia del clan raccontato da Monicelli ove regna l’ipocrisia, ove cognato e cognata hanno una relazione clandestina finendo pure fotografati sulle riviste pornografiche per scambisti, ove il fratello tanto amato è segretamente gay e convive da anni con un uomo, e ove tra sorelle ci si detesta e ci si invidia.
Una famiglia come c’insegna la cronaca, anche quella nera, paradossalmente non troppo lontana dalla realtà.
Chi volesse ritrovare le ciniche atmosfere del clan narrato da Monicelli può dunque rivolgersi a Netflix. In alternativa, in chiaro su La7, il 31 in prima serata ci si può divertire con la trasgressione di A qualcuno piace caldo. Per quest’anno i maschi en travesti parrebbero ancora tollerati…
(da Dagospia)
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