NON LI VEDRETE PIU’ (IN PARLAMENTO), CERCATE DI SOPRAVVIVERE LO STESSO
DA ALFANO A GIOVANARDI, DA CALENDA ALLA FINOCCHIARO, DALLA BINDI A DI BATTISTA: CHI PER FORZA CHI PER CONVENIENZA
Se siete già saturi della campagna elettorale, pensate che ci sono nomi e volti che non vedrete più, quanto meno in Parlamento — perchè, va detto, alcuni potreste anche ritrovarveli, chissà , come ministri.
Fatto sta che alle elezioni del 4 marzo non si ricandideranno, o per “dedicarsi ai figli” o per fare un passo indietro dopo decenni nelle istituzioni.
Ne abbiamo selezionati otto.
A dire addio per dedicarsi al figlio, anche se poi bisognerà vedere cosa succederà dopo il 4 marzo, è stato Alessandro Di Battista: “Non mi ricandido. È una scelta mia, alla quale la nascita di mio figlio ha dato più benzina”, ha annunciato su Facebook. Altro addio di primo piano è quello di Angelino Alfano, che ha spiegato che non correrà alle prossime elezioni.
A rifiutare una candidatura in Parlamento è stato anche il ministro Carlo Calenda, in corsa con Scelta civica alla Camera nel 2013 ma non eletto. Per lui un posto in lista lo avrebbe trovato volentieri il Pd.
Non vedremo più in Parlamento una veterana come Anna Finocchiaro: “Finisco qui il mio mandato”, ha annunciato la ministra dei Rapporti con il Parlamento in una recente intervista alla Stampa.
Nè un altro storico volto del Pd come Rosy Bindi, che tempo fa aveva annunciato la decisione di non voler più correre.
Non parteciperà nemmeno Vannino Chiti: “La legislatura che si sta concludendo per me sarà l’ultima”, ha spiegato non nascondendo qualche nota amara: “Non ho condiviso la scelta del Pd sulla legge elettorale”. Così come il giornalista Massimo Mucchetti (Pd): anche lui non sarà della partita.
Niente più Transatlantico anche per Carlo Giovanardi, in Parlamento ininterrottamente dal 1992: “Ho 68 anni. Nessun accanimento. Bisogna sapere quando dire basta”, ha spiegato.
(da “Huffingtonpost”)
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