NON SOLO CANNONI: IL RIARMO EUROPEO PASSA ANCHE DALL’INTELLIGENCE, IL DISIMPEGNO MILITARE AMERICANO, SPINGE I VERTICI DEI SERVIZI SEGRETI TEDESCHI A CHIEDERE DI COSTRUIRE UNA RETE DI INTELLIGENCE EUROPEA AUTONOMA RISPETTO AGLI USA, PERCHÉ NON SI FIDANO DELLA CASA BIANCA DI TRUMP
UN “EURO EYES” PER RENDERSI AUTONOMI DAGLI USA – IL CONCETTO DEGLI “OCCHI EUROPEI” RIMANDA AL NOME DELLA RETE DI SPIONAGGIO CONDIVISA TRA STATI UNITI, REGNO UNITO, CANADA, AUSTRALIA E NUOVA ZELANDA, IL COSIDDETTO “FIVE EYES”
Niente è escluso quando si tratta di riarmo europeo. Anche rompere il tabù dell’indebitamento e archiviare l’austerity che hanno segnato la stagione delle crisi dei debiti sovrani, purché si faccia presto. Ursula von der Leyen mantiene l’approccio volitivo sul piano battezzato ReArmEu. […] L’urgenza è motivata dai rischi: “I nostri valori europei, la democrazia, la libertà, lo Stato di diritto sono minacciati”.
Oggi si apre una settimana cruciale per l’Ue, con le riunioni della “coalizione dei volenterosi” per Kiev a Parigi: domani i capi di Stato maggiore e mercoledì i ministri della Difesa di Germania, Italia, Regno Unito e Polonia. Ma intanto nelle capitali europee l’idea dell’autonomia dagli Usa produce idee sempre più radicali. Ieri, nella Germania di Friedrich Merz, i vertici dei Servizi chiedono di costruire una rete di intelligence europea autonoma rispetto agli Usa, perché non si fidano della Casa Bianca di Donald Trump. Un “Euro eyes”, l’ha battezzata il presidente della commissione dei servizi del parlamento tedesco Konstantin von Notz ieri, parlando di “obbligo” di rendersi autonomi dagli Usa.
La Germania reagisce ai timori circolati in questi giorni di un possibile disimpegno militare dell’amminstrazione Trump nei confronti dell’Europa. Ma già a ottobre dell’anno scorso l’ex presidente finlandese Sauli Niinistö aveva proposto in un report, commissionato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, di creare un servizio di cooperazione di intelligence tutto europeo per contrastare le interferenze straniere. Si parlava già di ridurre la dipendenza dagli Usa, e Trump non era ancora stato eletto.
Il concetto degli “occhi europei” rimanda al nome della rete di spionaggio condivisa tra Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda, il cosiddetto “Five Eyes”. Anche qui, la Gran Bretagna sta ragionando di “accecare” un occhio e creare un sottogruppo a quattro escludendo gli Stati Uniti. L’idea non è solo tagliare fuori Washington da alcune informazioni, ma soprattutto evitare che possa mettere il veto su future operazioni decise a Londra.
(da agenzie)
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