OGNUNO HA I SUOI IMPEGNI
TRUMP E’ RIENTRATO SUBITO NEGLI STATES PERCHE’ IL SABATO POMERIGGIO DEVE GIOCARE A GOLF
Trump si è fermato a Roma solo poche ore perché nel pomeriggio di sabato è atteso nel suo golf club di riferimento in America. Il classico impegno irrinunciabile: è sabato, che diamine, il giorno più adatto per le attività ricreative.
Quelli che fanno la coda per “baciargli il culo” (parole sue) hanno modo di riflettere, e soprattutto di dotarsi di agende all’altezza di quella di Trump: lunedì ho il dentista, martedì non posso perché devo accompagnare mia figlia a judo, mercoledì ho il corso di cucina, il giovedì è dedicato a mia mamma che non sta bene, venerdì c’è il torneo di burraco.
Della supremazia americana sul resto del mondo si può pensare bene o male, dipende dalle opinioni; ma non si può che pensare male della mancanza di dignità che il resto del mondo, con poche eccezioni (la Cina perché è troppo grossa e troppo antica, la Russia perché è troppo imperialista e dunque troppo uguale all’America), mostra nei rapporti con gli Stati Uniti, anche da prima di Trump. Finché aspettano tutti di essere ricevuti o convocati, non se ne esce. Non è una relazione paritaria, specie adesso che la statura politica, umana e culturale del Presidente tutto suggerisce, tranne che reverenza.
Basta sentire come parla (ha un vocabolario ridotto a quanto basta per ordinare un hamburger) per stabilire che Trump ha qualcosa da imparare da chiunque, anche dal reggente del più trascurabile staterello.
Come sarebbe bello, e come sarebbe nuovo, se gli altri governanti del mondo gli dicessero che sì, sono disposti a incontrarlo, non per dovere ma per buona educazione; ma compatibilmente con i rispettivi impegni, tutti ugualmente importanti e rispettabili, per non dare l’impressione che uno solo riceva, e gli altri siano in coda per essere ricevuti. Utopia. L’uguaglianza tra le Nazioni è un’utopia, tal quale l’uguaglianza tra gli esseri umani. Non per questo è meno giusta e desiderabile.
(da repubblica.it)
Leave a Reply