ORA I CECCHINI DE “IL GIORNALE” ATTACCANO TREMONTI: PER GALAN “TREMONTI CI FA PERDERE LE ELEZIONI”
BERLUSCONI, DOPO AVER LANCIATO IL SASSO, RITIRA LA MANO: “SOSTENGO GIULIO”… SALLUSTI LANCIA LA VOLATA A CHI HA INFAMATO LA PROCURA, PARAGONANDO I GIUDICI ALLE BR: “VOTERO’ LASSINI”….NON AVEVAMO DUBBI, SIGNOR SANTANCHE’, TUTTO QUADRA
“Con Tremonti si perdono le elezioni. Per questo chiedo a Berlusconi una scossa”.
Il ministro dei beni culturali Giancarlo Galan spara alza zero sul ministro dell’economia e compagno di partito Giulio Tremonti, chiedendo al Cavaliere una sferzata alla linea economica dell’esecutivo che riprenda spirito e valori del 1994 quando nacque Forza Italia all’insegna del liberismo:
“Tremonti è un socialista che ritocca tutti i provvedimenti. Fra due anni non possiamo fare campagna elettorale con l’argomento dello ‘spettro di crisi e tagli’ che si aggira per l’europa”.
L’affondo di Galan non è isolato.
Basta vedere come il Giornale ironizza sul “pentimento” di Tremonti, “l’uomo del rigore”, che ieri aveva parlato di un fisco “meno oppressivo” per le imprese.
Una serie di affondi che testimoniano, ancora una volta, il malumore verso la scelte del ministro.
Che, tenendo ben saldi i cordoni della spesa, viene considerato un freno allo sviluppo dell’agire del governo.
L’attacco fa rumore, al punto che deve scendere in campo lo stesso premier: “Sostengo Tremonti, grazie a lui l’Italia ha garantito la tenuta del bilancio dello Stato e con questa la sicurezza del risparmio e la coesione sociale. E’ una linea che deve essere mantenuta in un contesto di permanenti turbolenze finanziarie nel mondo”.
“Tremonti – continua Galan sul Giornale – è spietato ma la sua politica dei tagli lineari equivale a non scegliere. Abbia il coraggio di esporsi, di decidere. Per esempio, dove è finita la battaglia per l’abolizione delle province? Ma davvero c’è qualcuno che crede a Tremonti quando dice che abolendole non risparmieremo una lira? Il punto è che il centro delle decisioni del governo non può stare a via XX Settembre ma deve tornare a Palazzo Chigi. Non è più accettabile che i provvedimenti approvati da tutto il Consiglio dei ministri vengano poi ritoccati e finiscano in Gazzetta Ufficiale modificati nelle cifre e nei contenuti”.
Guarda al passato Galan. Alla nascita di Forza Italia.
‘Nel ’94 – prosegue Galan – discutevamo se presentarci solo alle politiche e non alle amministrative facendo di Forza Italia una sorta di comitato elettorale ed oggi siamo arrivati all’estremo opposto: ci siamo ridotti a prendere ordini da politici di professione come Ignazio La Russa e Fabrizio Cicchitto”.
O dal “socialista” Tremonti.
In prima pagina, un’altra significativa presa di posizione.
Il direttore Alessandro Sallusti in Santanchè invita a votare Moratti e Lassini (l’autore dei manifesti br= toghe) alle Comunali di Milano e invita i lettori a mandare adesioni in tal senso.
Tutto quadra alla perfezione.
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