ORA IL M5S RIABILITA PURE GLI F35: “HANNO UN’OTTIMA TECNOLOGIA, FORSE LA MIGLIORE DEL MONDO”
IL SOTTOSEGRETARIO TOFALO ANNUNCIA LA RETROMARCIA ANCHE SUL CACCIA DIVENTATO L’ICONA DELLO SPRECO BELLICO
“Colgo l’occasione per spiegare che da tanti anni noi abbiamo parlato di questi F-35 spesso in maniera distorta, spesso bisogna realmente conoscere e valutare le informazioni”.
Il momento della concretezza, quello del passaggio dagli slogan dell’opposizione alla realtà del governo, arriva pure per l’F-35.
E le parole del sottosegretario Angelo Tofalo, esponente di punta del Movimento 5Stelle molto legato a Luigi Di Maio, radono al suolo un’altra bandiera di tante campagne del passato.
L’icona volante dello spreco bellico, bersaglio di una sfida parlamentare senza tregua, adesso viene riabilitata. E diventa uno strumento irrinunciabile per il Paese.
“Il programma F-35 che ormai è avanti, c’è da oltre venti anni, a differenza di quanto spesso qualcuno ha detto è un aereo che ha un’ottima tecnologia, forse la migliore al mondo in questo momento – prosegue Tofalo -. Ed è normale che dobbiamo fare un po’ di calcoli, sia per quanto riguarda la tasca, ossia dal punto di vista economico, sia per quanto riguarda la tecnologia. Ma resta ovvio che non possiamo rinunciare a una grande capacità aerea per la nostra Aeronautica che ancora oggi ci mette avanti rispetto a tanti altri Paesi”.
Tofalo ha parlato ieri in un convegno di Montecitorio: accanto a lui c’è la ministra della Difesa Elisabetta Trenta, designata dal M5S; di fronte il presidente della Camera Roberto Fico; in platea tutti i parlamentari pentastellati delle Commissioni Difesa.
E, in sostanza, dice sull’F-35 le stesse cose che sosteneva l’ex ministra Roberta Pinotti, venendo cannoneggiata dai grillini: non ci sono alternative tecnologiche a questo caccia, resta da vedere quante sono le risorse che si possono investire. Insomma, si può discutere dei numeri ma non della necessità dell’F-35.
Adesso la delega sul jet più discusso è in mano al sottosegretario, che la definisce “croce e delizia”.
Ma il verdetto sulla sorte del programma bellico sembra segnato: messi da parte gli slogan, superate le polemiche, bisogna guardare ai fatti.
Lo scenario mondiale mostra il successo dell’F-35, che accumula vendite e condiziona le strategie. Israele lo presenta come l’arma invincibile. Recep Tayyip Erdogan è pronto a cambiare i rapporti con gli Usa pur di ottenerlo. Il Giappone ha triplicato gli ordini. E la scelta italiana di entrare nel programma oggi pone l’Aeronautica in condizioni di vantaggio, perchè ha già aerei operativi e un patrimonio di conoscenze. Che si possono tradurre in contratti per la fabbrica costruita a Cameri, in Piemonte, e per le aziende del settore.
Tofalo, ingegnere e appassionato di tecnologia, si è reso conto della situazione. In questi sei mesi di governo il giovane sottosegretario si è fatto notare per iniziative in apparenza folkloristiche come indossare l’equipaggiamento dei soldati di Strade Sicuro, navigare in un sottomarino o volare su un jet, lanciarsi in paracadute con i carabinieri.
Esperienze però che lo hanno portato a contatto diretto con la vita delle forze armate. Allo stesso tempo la sua curiosità , unità all’abitudine all’ascolto, lo hanno reso l’interlocutore privilegiato dei militari e di chi si occupa di Difesa.
Tutto gestito in modo trasparente, evitando gli incidenti del passato e le tentazioni della diplomazia parallela.
Così il Movimento che ai tempi di Beppe Grillo sognava il modello Costarica, ossia un paese senza forze armate, adesso prende coscienza della realpolitik.
Molti dei sostenitori della prima ora si sentiranno traditi, come è accaduto per il via libera alla Tap e all’Ilva di Taranto. Ma, come ha detto Tofalo: “spesso bisogna realmente conoscere e valutare le informazioni”.
(da “NextQuotidiano”)
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