ORA TOTI PAGHI DI TASCA SUA LO SCEMPIO: LA PASSEGGIATA DI NERVI MASSACRATA DAI CHIODI DEL RED CARPET DEI DELIRI
IL TAPPETO ROSSO FISSATO SU UNO DEGLI ANGOLI TURISTICI CHE IL MONDO CI INVIDIA CON CHIODI CHE HANNO DANNEGGIATO LA PAVIMENTAZIONE… IL RED CARPET LERCIO E RATTOPPATO E’ IN PARTE VOLATO VIA COL VENTO, RESTANO I BUCHI
Mentre Toti sculettava sulla passerella di Cernobbio portando lo strascico alla promessa sposa Salvini, sulla passeggiata a mare di Nervi, uno degli angoli più suggestivi di Genova, meta di migliaia di turisti provenienti da ogni angolo del mondo, andava in scena il deprofundis del Gabibbo bianco.
Come noto, il megalomane ha impestato la Liguria di red carpet, un tappeto rosso che avrebbe dovuto costituire un “richiamo turistico” un biglietto da visita dell’accoglienza.
Il tutto al modico prezzo di decine di migliaia di euro a tratto a carico dei contribuenti. E neanche fatturate direttamente del fornitore alla Regione Liguria, ma attraverso una strana triangolazione: il fornitore fattura a Liguria Digitale (agenzia per l’informatizzazione che non c’entra una mazza con il turismo, ma il cui Ad fino alle elezioni comunali era, ma che strano, l’attuale sinsaco leghista Bucci) e poi Liguria Digitale fattura alla Regione Liguria (con un margine di guadagno?).
Già era intervenuta la Sovrintendenza per avvisare che non si poteva deturpare tutta la Regione con questo spot, anche per il problema dei chiodi con cui il tappeto deve per forza essere fissato a terra.
Toti aveva spergiurato che i chiodi non avrebbero causato alcun danno.
Ecco la prova che invece, anche in questo caso, racconta balle.
Il servizio fotografico che abbiamo prodotto in esclusiva testimonia che il red carpet sulla passeggiata di Nervi non è solo lercio, sporco, rattopppato, strappato e sparito causa vento, ma ha distrutto il lastricato in più punti.
Ogni chiodo ha spaccato la pavimentazione che ora andrebbe rifatta.
A spese di chi?
Toti ora provveda di tasca sua per la cazzata che ha posto in essere.
E i danni se li faccia fatturare direttamente, senza passare da Liguria Digitale, i genovesi non hanno bisogno di altre mancette a terzi.
Leave a Reply