ORGOGLIO ITALIANO: TRE AZZURRE SUL PODIO, PRIMA VOLTA NELLA STORIA IN DISCESA LIBERA
A BAD KLEINKIRCHHEIM SOFIA, FEDERICA E NADIA ENTRANO NELLA LEGGENDA DELLO SCI
Si colora di azzurro il podio della libera femminile di coppa del mondo di Bad Kleinkirchheim, in Austria.
Vince Sofia Goggia che chiude con il tempo di 1’04”00, alle sue spalle due compagne di nazionale: Federica Brignone, vincitrice ieri del superG, è seconda in 1’05”10, terza è Nadia Fanchini in 1’05”45.
Una tripletta storica, un risultato che incoraggia aspettative importanti a meno di un mese dai Giochi di Pyeongchang.
“E’ stata una giornata pazzesca, oggi ho sentito davvero qualcosa di speciale nella mia sciata” ha detto la Goggia
Ai piedi del podio, dietro le tre azzurre, la francese Tiffany Gautier che con il pettorale 35 ha chiuso in 1’05”59 precedendo Tina Weirather, Liechtestein, 1’05″74, sesta la svizzera Michelle Gisin, 1’05″85, settima l’austriaca Stephanie Venier, 1’06″06, ottava l’elvetica Lara Gut, 1’06″13. Le altre azzurre: decima Marta Bassino (1’06”08), 24esima Johanna Schnarf (1’06″67), 31esima Anna Hofer (1’07”41), 37esima Federica Sosio (1’08”96).
Per la Goggia si tratta della terza vittoria in coppa del mondo dopo le due dello scorso anno in Corea (libera e superG).
In questa stagione la 25enne di Bergamo era salita tre volte sul podio: seconda e terza nei due superG in Val d’Isere e terza nello slalom gigante di Kranjska Gora.
Per la Brignone è il 23° podio in carriera, per la Fanchini il 14°, il primo dopo quasi due anni.
La dedica è ovviamente per la sorella Elena, che nei giorni scorsi ha annunciato lo stop alla gare per curare un tumore: ”Non è stato facile per me che vengo da una serie di infortuni ed operazioni alle ginocchia e per quello che sta succedendo a mia sorella Elena. Ma è stata una grande impresa che dedico proprio a lei”.
Si è gareggiato sulla pista intitolata al leggendario campione locale Franz Klammer solitamente riservata alle gare maschili.
Il tracciato, accorciato rispetto a quello del superG, presentava un fondo ghiacciato e molto veloce che ha esaltato coraggio e tecnica delle azzurre.
“Le gare con un fondo ghiacciato come oggi sono le condizioni che ci esaltano. Sono gare in cui bisogna ‘aver pelo’ per scendere veloci”, ha detto Federica Brignone.
“Sono stata anche fortunata perchè abbassando la partenza a quella del superG hanno tolto il pianetto iniziale”, ha aggiunto confermando che le azzurre preferiscono come sempre i tratti ripidi e lì hanno costruito il loro trionfo.
(da agenzie)
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