PELICOT, 20 ANNI AL MARITO E TUTTI COLPEVOLI I 50 VIOLENTATORI, IRA FEMMINISTA PER LE CONDANNI LIEVI
IL MASSIMO DELLA PENA COMMINATA SOLO A QUELL’ESSERE IMMONDO DEL MARITO, MA DI FRONTE A CERTI CRIMINI LE PENE SONO RIDICOLE
Il presidente della corte penale di Vaucluse ha dichiarato Dominique Pelicot colpevole di tutti i reati di cui è stato accusato, dagli stupri aggravati ai danni della moglie Gisèle, al tentativo di stupro e stupro aggravato ai danni della moglie di un co-imputato. Pelicot è colpevole anche di aver ripreso immagini a sfondo sessuale riguardanti la figlia Caroline e le sue ex nuore. È stato condannato al massimo della pena, 20 anni di carcere.
«Signor Pelicot, lei è ritenuto colpevole per stupro aggravato sulla persona di Gisèle Pelicot», ha dichiarato il presidente della corte criminale di Vaucluse, Roger Arata. Dominique Pelicot, 72 anni, si è alzato in piedi, ha ascoltato il giudice con attenzione, ma senza esprimere particolari emozioni.
Alla lettura delle sentenze, Gisele ha guardato gli imputati – incluso il marito – mentre si alzavano e ascoltavano, ma senza una vera reazione da parte sua o dei suoi figli: solo qualche sussurro tra di loro. Ma quando è stata annunciata la condanna a 20 anni, la donna ha appoggiato la testa al muro, mentre Dominique Pelicot scoppiava in lacrime curvo sulla sedia.
Il processo durato oltre tre mesi e che ha sconvolto la Francia e trasformato Gisele Pelicot in un’eroina femminista ha anche portato alla dichiarazione di colpevolezza di altri cinquanta uomini, la maggior parte dei quali ha negato le accuse. La corte ha dichiarato 47 di loro colpevoli di stupro, due colpevoli di tentato stupro e due colpevoli di abusi. Uno, latitante, è stato processato in contumacia e un altro, che non aveva violentato Gisele ma aveva ripetutamente abusato della moglie con l’aiuto di Dominique Pelicot, è stato condannato a 12 anni.
Vergogna alla giustizia”: ad Avignone, un gruppo di manifestanti femministe esprimono la loro ”rabbia”. Il verdetto al cosiddetto processo di Mazan, in cui sono stati condannati oltre cinquanta uomini per gli stupri su Gisèle Pelicot, è a loro avviso al di sotto delle attese. Le femministe esprimono quindi delusione davanti al Palazzo di Giustizia di Avignone scandendo slogan del tipo ”Vergogna alla giustizia”.
I figli di Gisele Pelicot hanno espresso il loro disappunto per le condanne inflitte ai 51 imputati nel processo per stupro in Francia, tra i quali il padre Dominique Pelicot, condannato al massimo della pena. “I ragazzi sono delusi dalle condanne basse” – tra i 3 ei 20 anni di carcere – inferiori a quelle richieste dalla procura, ha commentato un familiare, che ha chiesto l’anonimato. Nessuno di loro ha voluto parlare con il padre condannato a 20 anni di prigione per aver sottoposto per un decennio la moglie alle violenze di decine di sconosciuti dopo averla sedata.
(da agenzie)
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