PER L’ALLOGGIO DEI 295 AGENTI IN ALBANIA PREVISTA UNA SPESA DI 9 MILIONI L’ANNO: VIVRANNO IN RESORT DI LUSSO SUL MARE
COME SPUTTANARE I SOLDI DEGLI ITALIANI TRA SPIAGGIA PRIVATA, CENTRO BENESSERE, PISCINE E RISTORANTI
Non solo stipendi di lusso – i 100 euro al giorno standard previsti dalla missione all’estero – ma anche una sistemazione di lusso. E che sulle casse dello Stato pesa parecchio: quasi 9 milioni di euro per 12 mesi.
Tanto costerà ospitare i 295 agenti di polizia e carabinieri da tempo di stanza in Albania, al momento a guardia dei due centri vuoti di Shegjin e Gjader. Per vitto e alloggio di ognuno di loro, il Viminale spenderà 80 euro, una cifra di tutto rispetto in Albania, dove prezzi e potere d’acquisto sono di gran lunga differenti dall’Italia.
Del resto le strutture del gruppo Rafaelo Resort sono di categoria lusso e le strutture ‘Rafaelo Executive’ e ‘Hotel Comfort’ scelte per ospitare gli agenti sono due alberghi sul mare a 5 e 4 stelle con spiaggia privata, centro benessere, piscine e ristorante.
Al momento non è chiaro se si sia stata fatta una gara per individuare la soluzione ottimale. Di certo di sa che la convenzione fra il gruppo Rafaelo e il Viminale è di dodici mesi e comprende “alloggiamento in camera singola, ristorazione e servizi connessi”, nonché “l’utilizzo esclusivo del ristorante Comfort Family”. Quando i lavori saranno ultimati e in caso di sopralluogo positivo, gli agenti saranno ospitati anche al ‘Rafaelo Lake’.
Insomma, una sistemazione assai comoda e di gran lunga differente a quella prevista per la polizia penitenziaria, “condannata” a vivere nei moduli prefabbricati , per altro in camere da dividere in due, all’interno del centro di Gjader. Circostanza questa che ha già provocato un paio di note arrabbiate del sindacato Uilpa e parecchi malumori.
Ufficialmente se ne sono distanziati gli undici di stanza in Albania e Aldo Di Giacomo, segretario del Sindacato polizia penitenziaria, un’altra sigla della galassia, si è affrettato a intervenire in soccorso del governo Meloni, sottolineando “chi sta adesso in Albania riceve 139 euro al giorno in più di salario e sta decisamente molto meglio del personale penitenziario in Italia”. Ma c’è malcontento, lamenta disparità di trattamento e in sostanza vuole andare in resort.
(da La Repubblica)
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