PER NON FARSI MANCARE NULLA: APPALTI E MAZZETTE NELLE FORZE ARMATE, COINVOLTI ANCHE GENERALI
64 INDAGATI, 7 AGLI ARRESTI DOMICILIARI, 5 SOSPESI DAL SERVIZIO… COINVOLTI ANCHE UFFICIALI DELLA GDF E DEI CARABINIERI
Era un sistema. E funzionava “accussì”, come diceva uno degli indagati, il generale dell’Aeronautica Gennaro Cuciniello. Ovvero che per aggiudicarsi un appalto con l’Aeronautica bisognava pagare. Che fossero soldi dati, promessi o assunzione di figli o di amici degli amici. C’è tutto questo nell’ordinanza eseguita dalla polizia di Stato, coordinata dal procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo e dal sostituto Antonio Clemente,
La polizia di stato ha eseguito un’ordinanza nei confronti di 31 persone: 7 agli arresti domiciliari tra imprenditori e ufficiali, 19 divieti di contrattare con la pubblica amministrazione, cinque sospensione di servizio per appartenenti alle forze dell’ordine. Ma l’indagine è molto più ampia e conta 64 indagati.
Le accuse vanno dalla corruzione alla frode nelle pubbliche forniture passando per truffa e turbativa d’asta e coinvolge alti ufficiali. E gli appalti truccati, del valore totale di circa 18,5 milioni di euro, riguardano gli arredamenti per gli uffici, i sistemi informatici, la manutenzione delle aree verdi, i sistemi antiintrusione, le tende modulari e approvvigionamento dei gradi in velcro.
Insomma, la logistica delle forze armate. Le tangenti avevano anche un tariffario: in genere veniva sborsato il 10 per cento del valore dell’appalto. Tra gli indagati anche alcuni generali.
(da agenzie)
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