POCHINI PER SALVINI: SU TRE MILIONI DI FANS APPENA 4.500 ADERISCONO AL DIGIUNO (SENZA FORNIRE PERALTRO PROVE) E TRA LORO MOLTI SONO I BURLONI
E LA BESTIA RACCOGLIE DATI PER MANDARE MATERIALE PUBBLICITARIO
«Rischia la galera per aver difeso la Patria!». Certo, i toni non sono quelli del Vinci Salvini delle ultime elezioni europee ma lo schema alla base di #digiunopersalvini è esattamente lo stesso: gamification e profilazione.
Niente caffè, niente celebrazioni sui social. Questa volta l’unico premio è vedere comparire il proprio nome, o il proprio nickname, nella home page del sito dell’evento. Per partecipare bisogna compilare un form che richiede: nome, cognome, regione di residenza, provincia di residenza, comune di residenza e mail.
Se tutti questi campi non vengono compilati non si può partecipare, altri come numero di cellulare ed età non sono obbligatori. Ovviamente bisogna dare il consenso per la privacy che spiega le finalità del trattamento:
“I dati personali da Lei forniti, ai sensi di quanto previsto al punto che precede, sono pertanto necessari ai fini di:
1. gestire la raccolta firme per la campagna denominata “#digiunoperSalvini”;
2. all’invio di materiale illustrativo, di aggiornamento sulle novità , iniziative e attività del Partito (materiale informativo e comunicazioni di promozione elettorale e politica, informazioni su manifestazioni, incontri, assemblee, dibattiti, conferenze, convegni e simili, pubblicazioni o altro, attraverso l’invio di posta tradizionale, posta elettronica, sms, mms o attraverso contatti telefonici) ed in generale a condividere proposte programmatiche di natura politica
3. ad assolvere a specifiche richieste da parte dell’interessato;
4. all’accertamento, esercizio e difesa dei diritti di LpSP in sede giudiziale e stragiudiziale.”
Sempre nell’informativa si legge anche per quanto verranno conservati i dati:
“con riferimento ai dati trattati per i quali è stato rilasciato il consenso con riferimento alla campagna denominata “#digiunoperSalvini” il termine di conservazione sarà di mesi 1 dalla sottoscrizione”
Quindi, anche questa volta, il materiale raccolto diventerà una preziosa fonte di informazioni per la comunicazione leghista, permettendo di tracciare meglio il proprio elettorato, soprattutto quello disposto a esprimere solidarietà al concorso.
Nel form non è richiesto ovviamente di dimostrare in alcun modo che si digiuni davvero durante tutta la giornata. Il digiuno infatti è circoscritto a oggi, 21 gennaio.
Su Instagram l’hashtag #digiunopersalvini non sta circolando molto. Su Twitter c’è chi parla della campagna e chi decide di ribaltarla pubblicando solo foto di cibo.
Secondo i dati di Whois, un portale per capire l’origine dei domini sul web, digiunopersalvini.it è stato creato un giorno prima che la Giunta per le Immunità si riunisse per decidere delle sorti dell’ex Ministro dell’Interno. La creazione risale infatti al 19 gennaio, alle 12.25 per la precisione.
La tempistica non è casuale. L’occhio degli strateghi leghisti guarda alle elezioni regionali del 26 gennaio, quelle in Calabria ma soprattutto quelle in Emilia Romagna. Mentre in Calabria il centrodestra sembra nettamente avanti, in Emilia Romagna è un testa a testa tra Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni.
La campagna Digiuno Per Salvini potrebbe essere quindi l’ultimo tentativo per spostare voti dalla parte della Lega
(da “NextQuiotidiano“)
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