PORTONI GIREVOLI: E LA MADIA SBAGLIA ENTRATA
LA RESPONSABLE DLE LAVORO DEL PD ENTRA AL MINISTERO DELL’INDUSTRIA CONVINTA DI ESSERE IN QUELLO DEL LAVORO
Com’è volgare e sessista la tempesta che si è abbattuta su Marianna Madia, fresca responsabile del lavoro nel Pd renziano, che alla sua prima uscita ha sbagliato portone e anzichè dal ministro del Lavoro si è fatta ricevere da quello dell’Industria.
Entrambi i ministeri si trovano in via Veneto: è facile sbagliarsi, anche perchè si tratta di una via piuttosto lunga.
A noi risulta che Madia, sedutasi davanti a Zanonato (Industria), lo abbia immediatamente riconosciuto come tale.
Secondo Il Tempo, invece, la laboriosa democratica avrebbe animatamente discusso con Zanonato della sua materia (sua della Madia) e si sarebbe accorta dell’equivoco solo quando il titolare dell’Industria ha pronunciato la più italiana delle frasi «Non è di mia competenza»: in questo caso con qualche ragione.
Zanonato l’avrebbe quindi accompagnata alla finestra: «Il ministero del Lavoro è dall’altra parte della strada. Hai sbagliato indirizzo».
E ministro: quello giusto si fa chiamare Giovannini.
È da ieri che la Rete, sadica, si sganascia dalle risate.
Una mortificazione immeritata: Madia ha ricevuto da Renzi la delega al Lavoro, non ai navigatori satellitari. Non è tenuta a orientarsi tra i palazzi del potere: che poi, si sa, sono tutti uguali.
Ad aggiungere confusione ulteriore, il ministero del Lavoro adesso si chiama «del Welfare», chiaramente per fare un dispetto a lei.
E poi, in un Paese dove il direttore di un carcere non si accorge di avere tra i detenuti un serial killer, Madia si è invece subito resa conto che Zanonato era Zanonato.
Non sapeva cosa ci facesse lì, è vero.
Ma qualche volta, a giudicare dai risultati del governo, non lo sappiamo nemmeno noi.
Massimo Gramellini
(da “La Stampa“)
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