PRIMA GLI ITALIANI? NO, PRIMA LA COSTITUZIONE, IL RISPETTO DELLE LEGGI E DELLE CONVENZIONI INTERNAZIONALI
PRIMA L’ETICA, IL DECORO E LA DECENZA… I SOVRANISTI SI RILEGGANO GLI ART 1 – 10- 11 – 117 DELL COSTITUZIONE
Rayem… La notizia è di ieri… A Cosenza, un uomo ha dato un calcio nello stomaco ad un bambino di colore di tre anni perchè “reo” di aver accarezzato suo figlio neonato che stava nella carrozzina…
Che avrà mai fatto di male quel bambino? Quale “lesa maestà ” avrà mai consumato?
E com’è possibile che un uomo – che è, comunque, a sua volta, un padre – sia arrivato al punto di aggradire un bambino perchè artefice, perchè autore di una carezza
Le possibili risposte non mi interessa nemmeno ipotizzarle.
C’è da augurarsi – “soltanto” – che questo clima di odio e di insana follia finisca presto, perchè, “ogni problema ha sempre una soluzione” (e, quindi, anche quello dell’ immigrazione e dell’ integrazione ce l’hanno e ce l’avranno) ma “questa” proprio non lo è
Nella terra dei Cesari, nella culla dell’umanesimo è indegno ed assurdo che accadano certe cose
“Prima gli italiani?” “La sovranità appartiene al popolo?”
No. No ed ancora no! Poste e dette così “non vanno bene”: sono fallaci e fuorvianti…
La sovranità , intesa quale (effettivo) potere di imperio, quale suo specifico elemento costitutivo, appartiene allo Stato ed allo Stato-Istituzione soltanto: il popolo ne è elemento parimenti costitutivo in uno alla (predetta) sovranità ed al territorio.
Il “Costituente”, insomma, nell’Art.1 della Costituzione non lo aveva – e non lo ha! – nemmeno lontanamente ipotizzato di poter dare sostanza e/o fondamento a “vanesi deliri sovranisti”, e questo anche per l’ipotesi in cui si fosse tentati di collegarli ad altri pseudo-principi essendo di parlmare evidenza, tra l’altro, che “l’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute (Art. 10); che “l’Italia consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni (Art. 11) e che “la potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonchè dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali” (Art. 117)
In ogni caso, ed anche epurando il ragionamento da qualsivoglia dato testuale, normativo, politico o “filosofico” che esso sia (“qui”, invero, la “materia del contendere”, quale “potenziale dover essere”, potrebbe diventare molto più controversa e controvertibile), prima di ogni altra questione, che valgano e che si propugnino, invece, “prima la legge”, “prima l’etica”, “prima il decoro” e “prima la decenza”: cose che valgono (e che dovrebbero valere sempre) per tutti, “indigeni” o meno che si sia.
Tutto il resto viene (e verrà sempre) dopo…
Salvatore Totò Castello
Right Blu – La Destra liberale
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