PSICOSI REFERENDUM, LE BANCHE AFFOSSANO PIAZZA AFFARI, SCHIZZA LO SPREAD
MPS VICINA AL MINIMO STORICO… TIMORI LEGATI AL REFERENDUM
Le banche affossano piazza Affari per i timori legati al 4 dicembre. Schizza lo spread, Mps vicina al minimo storico
Avvio da cancellare per piazza Affari, che viene trascinata giù, a -2%, dal crollo dei titoli bancari.
Segno rosso, con pesanti perdite, per Banco Popolare (-4,04%), Bpm (-3,76%), Unicredit (-3,55%), Intesa (-2,52%), Bper (-3,95%), e Ubi (-2,24%).
Preoccupa Mps, subito sospesa dopo una breve fase di contrattazione.
Il titolo è entrato in asta di volatilità dopo aver registrato un crollo del 7,3 per cento. Sul capitombolo delle banche pesano i timori di un’affermazione del No al referendum costituzionale del 4 dicembre.
Per il Financial Times, che cita fonti ufficiali e bancarie di alto livello, se si dovesse verificare questo scenario, otto banche, tra cui Siena, saranno a rischio fallimento.
Situazione complicatissima per Monte dei Paschi di Siena.
Le azioni sono di fatto sospese dall’avvio della seduta. Tra i pochissimi contratti conclusi, l’ultimo è stato siglato a 17,56 euro (-12,2%), in prossimità del minimo storico.
La capitalizzazione si aggira intorno al mezzo miliardo di euro. Rocca Salimbeni avvia oggi l’offerta per la conversione dei bond subordinati. Il periodo di adesione è compreso tra il 28 novembre e il 2 dicembre, salvo un’eventuale proroga.
Operazione su cui la banca senese punta moltissimo perchè punta a raccogliere circa 1,5 miliardi di euro, fondamentali per centrare l’obiettivo dell’aumento di capitale, pari a 5 miliardi di euro, che è una delle condizioni imprescindibili per evitare il bail-in.
Sotto i colpi dei timori per il referendum anche lo spread. Parte male la seduta per i titoli di Stato sul mercato secondario con lo spread tra Btp e Bund a ridosso di quota 190. Il differenziale di rendimento tra i titoli italiani e tedeschi sale a quota 189 punti, livello ai massimi da oltre due anni e mezzo.
(da “Huffingtonpost”)
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