QUANDO DI MAIO SI RIMANGIO’ LA FRASE DELLE ONG “TAXI DEL MARE”
PROMEMORIA PER ANALFABETI FUNZIONALI
Un discreto numero di analfabeti funzionali con difficoltà cognitive e di memoria a breve soprattutto per quello che gli conviene (una patologia che la medicina moderna ha sintetizzato in una diagnosi: “paraculismo grillino“) in occasione dei fatti che riguardano la Aquarius e la Diciotti ha deciso di raggiungere nuove vette di ridicolo sostenendo che allora Luigi Di Maio aveva ragione quando parlava di taxi del mare (Ah! Scacco matto pidioti!1!).
Giova ricordare a questo nutrito gruppo che Luigi Di Maio aveva talmente ragione sui taxi del mare che di recente ha negato di aver usato quell’espressione.
Lo ha fatto durante la campagna elettorale in un passaggio dell’intervista scritta rilasciata dal candidato premier del M5S, all’agenzia tedesca Dpa: “Non ho mai detto che le Ong siano taxi del mare, ho detto, sulla base di argomentazioni e indagini di alcuni pm italiani, che alcune Ong difettano di trasparenza. Dovremmo verificare se stiano salvando o trasportando migranti, il che è molto diverso”.
A questo proposito c’è da ricordare che in questo status pubblicato sulla sua pagina Facebook il 21 aprile Luigi Di Maio affermava: “Chi paga questi taxi del Mediterraneo?”. Il Mediterraneo è un mare: magari questo va ricordato a Di Maio. Due giorni dopo, il 23 aprile, Di Maio ribadiva rispondendo alla polemica di Roberto Saviano che le ONG “fanno da taxi del Mediterraneo”.
Esattamente quello che successivamente ha negato di aver detto.
(da “NextQuotidiano”)
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