QUANDO ROCCO CASALINO GIRAVA NELLE TRASMISSIONI RAI, COME UN DANNATO, PER PRESENTARE IL SUO LIBRO, IN RAI TUTTI SI INDIGNARONO. ORA CHE MARIO SECHI, GIÀ PORTAVOCE PER SEI MESI DI GIORGIA MELONI (PREMIER ANCORA IN CARICA), OTTIENE UNA TRASMISSIONE SU RAI STORIA, NESSUNO DICE NIENTE?
NEL PROMO EMERGE LA DIZIONE DA “QUATTRO SARDI IN PADELLA” DI SECHI
La Rai è di tutti. Ma di qualche categoria, un po’ di più. E tra queste, un ruolo speciale è quello del portavoce di Palazzo Chigi. Una volta che gli onori e gli oneri del ruolo di grande comunicatore del premier sono svaniti, infatti, resta il servizio pubblico, come strumento per suonare la propria grancassa.
Fu così per Rocco Casalino che, nel 2021, appena perduto il posto da consigliori di Giuseppe Conte, girovagò come un dannato tra le tv per presentare il suo libercolo, “Il portavoce”, appunto. Su di lui, allora, si scatenò una gragnuola di insulti perché, a detta di alcuni, sfruttava la posizione appena perduta per ottenere visibilità e forse un futuro – poi mai avuto – nella Tv pubblica.
Gli stessi corifei che si stracciavano le vesti per “Ta-Rocco”, oggi non hanno nulla da dire su Mario Sechi, ex portavoce di Meloni – quest’ultima ancora in carica a Palazzo Chigi – approdato finanche al timone di un programma di RaiStoria, presentato peraltro con una dizione discutibile,… diciamo da “quattro sardi in padella”. Nessuno ha niente da eccepire di fronte a Sechi? Dove sono gli indignados de’ destra che si scandalizzavano per Casalino?
(da Dagoreport)
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