RANIERI E IL MIRACOLO LEICESTER: “LA NOSTRA FAVOLA NATA IN PIZZERIA”
SETTE PUNTI DI VANTAGGIO A SEI GIORNATE DALLA FINE: DALL’OBIETTIVO SALVEZZA ALLO SCUDETTO… E LA CITTA’ INGLESE PRONTA A DEDICARGLI UNA STRADA
Il sindaco della città , Peter Soulsby, ha già deciso come omaggiare l’eventuale trionfo dei Foxes: intitolando alcune vie della città ai protagonisti dell’incredibile cavalcata.
Dunque l’entusiasmo a Leicester per la favola della squadra di Ranieri ha contagiato anche il primo cittadino: “Leicester ha già onorato le sue stelle dello sport in passato come dimostra la Lineker Road – il riferimento di Soulsby alla strada che porta il nome dell’ex attaccante inglese – E visto che in questo caso sarebbe un’impresa di squadra, avremmo la Vardy Vale, la Schmeichel Street, la Drinkwater Drive e la Ranieri Road”.
Onore che a calciatori in vita è toccato agli argentini per il secondo posto al mondiale brasiliano.
A El Chanar, provincia argentina di Tucuman, che per il secondo posto nella finale mondiale brasiliana ha voluto via Leo Messi, via Angel Di Maria e una via anche per Javier Mascherano, ma non c’è stato spazio nella toponomastica cittadina per Higuain, dopo il rigore fallito contro la Germania.
Intanto mancano sei giornate al termine della Premier League e il Leicester ha 7 punti di vantaggio sul Tottenham e ben 11 sull’Arsenal.
In caso di vittoria il sindaco mette le mani avanti conscio che non sarà facile contenere la gioia dei suoi concittadini che nel 2014, per festeggiare la promozione delle ‘Foxes’ in Premier presero d’assalto la piazza del municipio in 10mila. “Questa volta la Town Hall Square non basterà “, conclude pregustandosi la festa Soulsby.
“IL NOSTRO SEGRETO NATO IN PIZZERIA”
Sette punti di vantaggio da difendere nelle ultime sei giornate di campionato, poi il Leicester potrà festeggiare una delle imprese più clamorose della storia del calcio.
A raccontare l’incredibile avventura della squadra è l’artefice numero 1 dell’esaltante stagione di Vardy e compagni, Claudio Ranieri.
L’allenatore romano, in un articolo scritto sul sito americano The Players Tribune, parte dagli inizi del suo lavoro. “Mi ricordo il primo incontro con il presidente quando sono arrivato al Leicester questa estate.
“Claudio, questo è un anno molto importante per il club. Per noi è fondamentale restare in Premier League. Dobbiamo salvarcì. La mia risposta fu: ‘Okay, sicuro. Lavoreremo duramente sul campo per raggiungere questo traguardo’. Quaranta punti. Quello era il nostro obiettivo. Era il totale di cui avevamo bisogno per restare in prima divisione, per regalare ai nostri tifosi un altro anno di Premier League. Non avrei mai sognato di aprire il giornale il 4 aprile e vedere il Leicester in testa alla classifica con 69 punti. L’anno scorso, a questo punto della stagione, la squadra era in coda alla classifica. Incredibile”.
Ranieri parla dei suoi giocatori, racconta che Kantè “correva così tanto che pensavo avesse delle pile nascoste nei pantaloncini. Non si fermava mai in allenamento. Dovevo dirgli di rallentare, gli ho detto ‘un giorno farai un cross e andrai tu stesso a colpire di testa in area’. Poi c’è Vardy che non è un calciatore, ma un fantastico cavallo. Ha bisogno di sentirsi libero in campo”.
Il segreto del Leicester nasce in pizzeria. “Abbiamo iniziato bene la stagione. Vincevamo ma subivamo anche troppi gol. Prima di ogni partita chiedevo sempre di non subire gol e non ci riuscivamo mai. Ho provato ogni tipo di motivazione. Così prima della gara contro il Crystal Palace, ho detto: ‘Ragazzi se non subite gol vi offro una pizza’. Vittoria per 1-0…Così li ho portati alla Peter Pizzeria di Leicester City Square. Ma avevo una sorpresa per loro: “Voi dovete sempre lavorare duramente per tutto. E lavorerete anche per la pizza. Ognuno farà la sua”.
Così siamo andati in cucina e ci siamo messi a lavorare con formaggio e pomodoro. Abbiamo preparato le nostre pizze. Erano molto buone, ne ho mangiate diverse fette. Adesso sono tante le gare senza subire gol. Dodici dopo quella pizza, non credo sia una coincidenza”.
Ranieri sa che il sogno è sempre più vicino. “Mancano sei partite e dobbiamo continuare a lottare con cuore e anima. Siamo un piccolo club che deve dimostrare al mondo cosa si può ottenere con spirito e determinazione: 26 giocatori, 26 cervelli, ma un unico cuore. I tifosi del Leicester che incontro per strada mi dicono che stanno sognando, gli rispondo di farlo per noi, noi non sogniamo, noi lavoriamo duramente”. Al di là dell’esito finale della Premier, Ranieri è già soddisfatto di una cosa: “non importa come andrà a finire, credo che la nostra storia sia importante per tutti i calciatori in giro per il mondo. Offre speranza ai giovani e a chi ha sentito dirsi di non essere abbastanza bravo. Potranno dirsi: ‘Come posso arrivare ai massimi livelli? Se Vardy può fare questo, se Kantè può fare questo, allora posso riuscirci anche iò. Di cosa ho bisogno per arrivare? Un grande nome? No. Un grande contratto? No. Una mente aperta, un cuore aperto, batterie cariche e via correre liberamente. Chi lo sa a fine stagione potremmo avere due pizza party”.
Nicola Sellitti
(da “La Repubblica”)
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