RENZI: “CHI HA PERSO NON PUO’ GOVERNARE. INCONTRO CON DI MAIO SI’, FIDUCIA A GOVERNO M5S NO”
E CHIEDE LEGGE ELETTORALE E RIFORME COSTITUZIONALI: “GOVERNO DI TUTTI? SE LO DECIDE MATTARELLA”… CHIUSURA SU JOBS ACT E REDDITO DI CITTADINANZA: “INCONTRARE DI MAIO MA IN STREAMING”
“Siamo seri, chi ha perso le elezioni non può andare al governo. Io mi sono dmesso, non possiamo pensare che i giochetti dei caminetti romani valgano di più della scelta degli italiani”.
Matteo Renzi, segretario dimissionario del Pd, ospite a ‘Che tempo che fa’, non ha dubbi: non si può ignorare l’esito delle elezioni del 4 marzo: “Chi ha vinto, deve assumersi la responsabilità e governare”, dice Renzi, che non esclude un incontro con il leader del Movimento 5 stelle, ma esclude il sostegno all’esecutivo: “Un incontro con Di Maio sì, la fiducia a un governo M5s no”.
Una posizione la sua, dice Renzi, condivisa dalla maggior parte dei senatori dem: “Su 52 senatori Pd, almeno 48 devono votare a favore. Io di disponibili alla fiducia a Di Maio non ne conosco uno”.
L’ex presidente del Consiglio, quindi, non esclude il confronto con il leader del Movimento, che a suo parere dovrebbe essere trasmesso in streaming per chiarire una volta per tutte le reciproche posizioni, ma ribadisce che, per lui, il Partito democratico deve restare all’opposizione: “Non possiamo con un gioco di palazzo rientrare dalla finestra dopo che abbiamo perso le elezioni. Se sono capaci ci provino Di Maio e Salvini”.
Anche perchè, insiste, “abbiamo fatto una campagna elettorale durissima sulla base di proposte specifiche. Non è pensabile ignorare ciò che la gente ci ha detto. Io temo per il gioco democratico”.
E sottolinea, ancora una volta, le distanze con i vincitori delle consultazioni: “Il reddito di cittadinanza per me non sta nè in cielo nè in terra”, aggiunge l’ex segretario Pd, che ribadice che alla fine sarà la direzione a decidere sul dialogo con i Cinque stelle, ma che lui è contrario ad un accordo. “Non possiamo essere un alibi” per M5s, dice.
Ma non vuole parlare di renziani contrari? “Sembra una malattia… Io ho riacquistato la mia libertà . Ci vorrebbe una unaminità per reggere questo governo. Mi sembra difficile”, aggiunge l’ex premier, che definisce ‘impossibile’ l’ipotesi di trovare un accordo: “Non è una ripicca dire di no, ma dignità e etica nel rispetto del voto”.
Anche l’ipotesi di Di Maio premier è irreale, per Renzi: “Lo pensa solo Di Maio. Tanto di cappello a chi ha preso il 32%, ma non è il 51%. O qualcuno gli regala il 19%, ma venire a chiedere i voti a chi hai accusato di mali di tutta Italia” è assurdo.
Il problema dell’incertezza in cui si trova l’Italia ora, dice Renzi, non dipende dalle elezioni di marzo, ma da quanto successo il 4 dicembre con il referendum: “Salvini e Di Maio avrebbero avuto tutto l’interesse” a votare per il sì, osserva l’ex premier.
Se M5S e Lega “non si trovano d’accordo, allora ci vuole che qualcuno si prenda il coraggio di dire che il sistema non funziona”, visto che non sono state introdotte la riforma costituzionale e la legge elettorale che avrebbero portato ad un ballottaggio. “Dal 4 dicembre 2016 questo Paese è bloccato: su questo si poteva fare un governo insieme. Da quel momento l’Italia non è più in grado di avere un sistema efficace ed efficiente. Non era un referendum sui poteri di Renzi ma sul futuro dell’Italia”.
Poi insiste: “Se loro non riescono a fare il governo, che facciano una proposta per cambiare e una riforma costituzionale” che preveda un diverso assetto istituzionale e il ballottaggio.
Certo, aggiunge ancora Renzi, tornare a votare “sarebbe un gigantesco schiaffo ai cittadini”, perchè vorrebbe dire che “quelli che hanno detto ‘abbiamo vinto’ non riescono a fare niente”.
Ma se con gli avversari la porta a un accordo è chiusa, non più morbido
Renzi è con il Pd che “deve guardare in faccia la realtà . Deve smettere di litigare al proprio interno. Sono stato massacrato per cinque anni. C’era una opposizione interna che invece di attaccare Salvini attaccava me”, dice l’ex segretario.
(da agenzie)
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