RENZI DI NUOVO SEGRETARIO DEL PD? CI STA PENSANDO
LA “PAZZA IDEA” SOLLECITATA DAI SUOI, DIPENDERA’ DA UN SONDAGGIO LAMPO
La “pazza idea” è affidata ora a una “riflessione” e a un sondaggio lampo, di cui si attende l’esito nei prossimi giorni.
La “pazza idea” consiste nel grande ritorno di Renzi, come candidato alle primarie del Pd.
A grande richiesta di un’area smarrita, a un passo dal “liberi tutti” dopo il gran rifiuto di Minniti. Perchè, gli hanno ripetuto i suoi, “se vince Zingaretti a quel punto siamo dei corpi estranei e il Pd non è più casa nostra, solo tu hai un appeal nel nostro popolo”.
L’ex segretario, per dirla con chi ha parlato con lui, “non ha detto no”. Ma neanche sì. Sta, appunto, riflettendo.
E l’esito della riflessione è affidato non solo a valutazioni politiche di ordine generale, ma anche a un sondaggio che, detta in modo un tranchant, verifichi se c’è partita o se, invece, il suo ritorno la personalizzazione della pugna produrrebbe l’effetto referendum.
Ovvero una valanga a favore di Nicola Zingaretti.
Nei giorni scorsi proprio Renzi ha avuto un lungo colloquio con gli esperti di Swg. È un dato di fatto che, in attesa di capire le mosse dell’ex segretario, la situazione è congelata per qualche giorno. Anche perchè altri candidati “forti” non ci sono.
Guerini ha escluso perchè dovrebbe rinunciare alla guida del Copasir, Rosato o la Bellanova sarebbero candidature di bandiera, ma non competitive. Altri non ce ne sono e parecchi parlamentari, in queste ore, hanno avuto colloqui con Graziano Delrio, perchè, in una situazione da rompete le righe”, potrebbero essere tentatati dal sostenere Maurizio Martina.
È chiaro che il grande ritorno avrebbe l’effetto di compattare l’area e, magari, di far smottare anche le altre.
Perchè a quel punto, per dirne una, sarebbe complicato per Orfini o per Delrio, non schierarsi con Matteo Renzi. E avrebbe l’effetto anche di chiudere l’altra ipotesi, anch’essa affidata a sondaggi e riflessioni, di un nuovo partito di Renzi alla Ciudadanos, senza la nomenklatura.
Ipotesi ufficialmente sempre smentita pubblicamente ma su cui c’è un fitto lavorio, per evitare che quello spazio sia occupato da una iniziativa analoga di Carlo Calenda. L’ipotesi, però, prevede “sommersi” e “salvati”, perchè il grosso della nomenklatura, cacicchi e capibastone resterebbe nel Pd, presentato come una bad company di correnti rispetto al nuovo progetto, rispetto a quale l’ex segretario rinuncia al ruolo di “burattinaio”, secondo quella nuova narrazione che ieri ha affidato alla sua diretta facebook.
È una “pazza idea”, quella del ritorno accettando la sfida alla primarie, così la chiamano al Nazareno. Su cui un pressing è in atto.
Il presupposto è che Renzi possa vincere la partita. Perchè una sconfitta varrebbe doppio. Nel Pd e fuori.
È complicato far nascere un’altra Cosa perchè si è perso il congresso. A quel punto sarebbe una “scissione” di chi ha perso, non un progetto nuovo.
(da “Huffingtonpost”)
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