RENZI DORME, LA UE: “META’ DEI FONDI EUROPEI NON VENGONO SPESI, L’ITALIA NON HA UTILIZZATO 14 MILIARDI”
“ITALIA FANALINO DI CODA PER L’IMPIEGO DELLE RISORSE MESSE A DISPOSIZIONE, PIU’ DELLA META’ DEI SOLDI RISCHIA DI EVAPORARE”
L’Italia «si distingue per la sua, tutt’altro che lusinghiera, incapacità nello spendere i fondi comunitari»; con «un ritardo cronico nei confronti degli altri Paesi membri».
È l’allarme che rilancia oggi l’Eurispes sul fronte del programma di spesa dei fondi strutturali 2007-2013.
Dai dati aggiornati a aprile 2014 – indica una nota dell’istituto di ricerca, il tasso di attuazione in Italia è «poco al di sopra del 45%, ben al di sotto della media Ue (60,81%), e del PAese che ha registrato la performance più lusinghiera, la Lituania (80,1%).
Solo due Paesi «sono riusciti a fare peggio di noi: la Croazia (22%) che non ha avuto il tempo materiale (è stata ammessa nell’Ue nel 2013) e la Romania, fanalino di coda con il 37%».
Dei fondi europei 2007-2013, ancora «ben 14,39 miliardi devono essere spesi entro la data limite» di fine 2015.
«Ad oggi è stato speso meno della metà delle risorse disponibili».
Sul fronte delle Regioni, il tasso di attuazione medio dei programmi operativi regionali (Por) relativi all’obiettivo «convergenza» vede «due velocita: i virtuosi, Basilicata ed in minor misura la Puglia, con valori chiaramente superiori alla media del Sud Italia; dall’altro lato i ritardatari – rileva ancora il rapporto Eurispes – che esibiscono livelli di attuazione dei programmi operativi particolarmente modesti, soprattutto in relazione alla spesa dei fondi Fesr. Il 33,3% della Campania spicca negativamente».
Il tasso di realizzazione dell’Obiettivo Convergenza del programma 2007-2013, per le risorse Fesr si ferma al 33,3% in Campania, al 36,5% in Calabria, al 40,5% in Sicilia, al 59,4% in Puglia, al 62,2% in Basilicata; per il Fse, al 56,4% in Sicilia, al 59,1% in Campania, al 59,6% in Calabria, al 62% in Puglia, al 74,3% in Basilicata.
Complessivamente, tra Fesr e Fse, gli stanziamenti non spesi sono pari a circa 2,52 miliardi su 3,99 impegnati in Campania, 2,4 miliardi su 4,3 in Sicilia, 1,3 miliardi su 3,25 in Puglia, 1,12 miliardi su 1,92 in Calabria, 146 milioni su 429 in Basilicata.
(da “La Stampa”)
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