RENZI FA IL BULLO CON LE REGIONI
CHIAMPARINO DENUNCIA: “TAGLI METTONO A RISCHIO I FARMACI SALVAVITA”
È lo scontro tra regioni e governo a tenere banco nel primo giorni di audizioni al Senato sulla legge di stabilità .
A dare il la alla polemica questa mattina i tecnici di Camera e Senato, che hanno messo in guardia sui tagli da 17 miliardi chiesti per il triennio 2017-2019.
“Come rilevato dagli stessi tecnici del Senato i tagli 2017, 2018 e 2019 rischiano di determinare forti criticità per la sopravvivenza stessa del sistema regionale”, ha messo in guardia Serigio Chiamparino.
Una presa di posizione che ha subito provocato la reazione del premier Renzi, che ha convocato tutti i governatori di Regione: “Adesso con le Regioni ci divertiamo, ma sul serio”.
Nel pomeriggio è stato positivo il giudizio espresso da Confindustria.
Pur lodando nel suo complesso l’impianto della manovra, Giorgio Squinzi ha rimarcato come “I grandi assenti” siano “la ricerca e innovazione e il Mezzogiorno”. Un plauso poi all’iniziativa del governo di innalzare il tetto all’utilizzo del contante: “Non è una cosa condannabile, è un’apertura al mercato”, ha detto il leader degli industriali.
Dai sindacati invece è arrivata una raffica di critiche.
Per il segretario della Cgil Susanna Camusso “la legge di stabilità favorisce chi ha di più e crea difficoltà alle persone che hanno necessità “. l segretario confederale della Cisl Maurizio Petriccioli si è invece scagliato contro le norme che prevedono tagli per patronati e Caf che – a giudizio del sindacalista sono “gravate da indizi incostituzionali”. “Ne chiediamo lo stralcio”, ha detto.
Nella legge di Stabilita’, ha invece rilevato il segretario confederale della Uil Guglielmo Loy, ci sono “più ombre che luci, per quello che contiene e soprattutto per quello che non è previsto”, riferendosi alla riforma delle pensioni e alle risorse per il Sud.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply