“REPORT” SCODELLA UN NUOVO AUDIO IN CUI MARIA ROSARIA BOCCIA APPRENDE DA FRANCESCO GILIOLI, ALL’EPOCA CAPO DI GABINETTO DI SANGIULIANO, CHE LA SUA NOMINA A CONSIGLIERA DEI GRANDI EVENTI NON E’ STATA PERFEZIONATA
GILIOLI: “HO AVUTO INDICAZIONE DAL MINISTRO DI NON PROCEDERE”. E BOCCIA REPLICA: “E QUELLO CHE HO FIRMATO? LEI MI HA DETTO CHE AVEVO FIRMATO IL CONTRATTO. VORREI UNA COPIA”. GILIOLI FARFUGLIA: “FACCIA UN ISTANZA DI ACCESSO AGLI ATTI. SE GLI ATTI NON CI SONO…”. E LEI INCALZA: “CERTO, SE LEI LI STRAPPA ORA CHE LI STO CHIEDENDO”… SANGIULIANO, GLI AUDIO DELLE TELEFONATE DELL’EX MINISTRO DANNO RAGIONE ALLA BOCCIA
Maria Rosaria Boccia tante volte ha ripetuto quanto l’ex ministro Sangiuliano non potesse parlare e fosse una vittima di chi lo voleva far fuori. Anche la marcia indietro sulla nomina della sua assistente a consigliera del Ministero della Cultura, non sarebbe avvenuta per volontà dell’ex ministro.
A parte esserne palesemente infatuato, Sangiuliano aveva potuto appurare la professionalità e la competenza della Boccia. Nuove intercettazioni che avvalorano ancora una volta quanto più volte affermato dalla ex assistente di Sangiuliano, sono in possesso di Sigfrido Ranucci e domenica sera andranno in onda su RAI3 all’interno di Report.
L’intercettazione in questione risale al 3 settembre scorso, l’ex ministro appare molto imbarazzato e incapace di rispondere liberamente alla richiesta di spiegazioni dell’imprenditrice circa la nomina di consigliera, improvvisamente e inspiegabilmente cestinata . Nella telefonata l’allora ministro cerca di trasferire alla sua interlocutrice di non poter parlare al telefono, Sangiuliano ha capito che il suo telefono potrebbe essere sotto controllo:
“La nomina all’improvviso c’è, non c’è, c’è stato il vizio”, dice la Boccia nell’intercettazione, provocazione a cui Sangiiuliano risponde imbarazzato: “Il problema in questo momento non è la nomina, la nomina non si può fare”, la sua assistente allora capisce che il divieto è venuto dall’alto e cerca di capire cosa sia accaduto: “La nomina non la puoi fare, no?”. Il ministro fa capire di essere impossibilitato a procedere, ma alla sua assistente la risposta non convince: “Eh, perché non la puoi fare?”.
A questo punto Sangennaro fa una pausa di silenzio, come se non possa dare una risposta tranquillamente: “Perché non lo posso fare, il motivo tu lo conosci” il ministro lascia trapelare di non poter spiegarsi al telefono, probabilmente ha la sensazione di essere intercettato. “Eh vabbè se non ti va di parlare al telefono lo rispetto figurati-risponde l’interlocutrice- non ti voglio mettere in difficoltà”. Sangiuliano allora rilancia: “Il mio telefono in questo momento… Allora facciamo una cosa, io mi comprerò un altro telefono domani vado a comprarmi il telefono dammi il tempo. Ti darò il numero e potremo scriverci”
E’ a questo punto che la consulente si innervosisce e chiede: “Tu già c’hai un altro numero, che fine gli hai fatto fare?”. Il ministro a questo punto sembra impaurito e quasi non riesce a parlare: “Sì ma quest’altro numero pure… è un altro numero bacato diciamo. Io mi compro domani… mi vado a comprare un telefonino di scarso valore perché non me lo posso permettere un telefonino molto costoso”. La Boccia a sentire questa affermazione, ironizza: “Improvvisamente è diventato povero” provocazione a cui Sangiuliano risponde: “Queste sono cose che… non le voglio dire nemmeno perché non le voglio dire. Sono povero sì, sono povero”
E’ evidente che Sangiuliano non fosse libero di operare, che fosse controllato e probabilmente ci fosse qualcuno sopra di lui che volesse la sua testa. La stessa “confessione” dell’allora ministro al Tg1, di un fatto privato, è apparsa molto strana, quasi fosse stato obbligato a farlo. Maria Rosaria Boccia in ogni suo intervento coraggiosamente ha provato a far trapelare tutto ciò, anche prendendosi insulti ed etichette sgradevoli, figlie della cultura maschilista di cui è intrisa la società.
E mentre la ex assistente respinge la montagna di insinuazioni da cui da mesi è fatta oggetto, l’ex ministro dal quale ci si aspetterebbe una parola di sostegno verso colei che ha trascinato in un vortice insieme a lui, si trincera dietro ai no comment. Durante una delle tappe di presentazione del suo ultimo libro “Trump. La rivincita”, Sangiuliano ha rifiutato di rispondere a una domanda di Roberta Benvenuto sul caso Boccia. Ancora prima l’ex ministro aveva detto a Giambruno: “Continuo a essere oggetto di aggressioni che sono al limite dell’aggressione fisica”
Lo è anche Maria Rosaria Boccia vittima di aggressioni, da mesi, ma essendo donna non è “giustificata” come un ex ministro, d’altronde fu lui stesso a ricordare il suo status alla ex amante “crederanno a me che sono ministro non a te”. Forse invece di scrivere un libro sulla rivincita di Trump, sarebbe opportuno che Sangiuliano mettesse in pratica la rivincita di sé stesso.
(da Dagoreport)
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