RIEDUCAZIONE FALLITA: ESEMPLARE A CESANO BOSCONE, POI TORNA IN TV, ATTACCA I GIUDICI E DIFENDE SCAJOLA
“ASSURDO ARRESTARLO, AIUTAVA UN AMICO LATITANTE”
Alla fine non si trattiene: “Il Tribunale di Sorveglianza ha eseguito una sentenza politica infondata”.
Quando mette piede a Telelombardia per registrare una trasmissione Silvio Berlusconi sbotta. Accusando i giudici di sentenza “politica”.
Difende anche Scajola: “Assurdo e umiliante mettere in carcere un signore che è stato ministro dell’Interno solo perchè ha aiutato a trasferire un amico già in esilio”.
Non resiste neanche a una battuta non felicissima: “Ero a Cesano per cercare facce nuove per il mio partito”.
Ma l’ha voluta dire. Era da giovedì sera che l’aveva in mente.
E nelle sue intenzioni l’avrebbe voluta fare proprio all’ingresso della Sacra famiglia, per sdrammatizzare un po’. Ma gli avvocati lo hanno vivamente sconsigliato: “Devi tenere un comportamento impeccabile, niente battute ai microfoni”.
In tv il comportamento esemplare si incrina. Perchè la giornata a Cesano Boscone pesa. L’ex premier la vive non solo come una umiliazione feroce.
Con televisioni di tutto il mondo schierate all’ingresso della Sacra famiglia per riprendere il suo primo giorno ai servizi sociali.
Ma pesa, e non poco, il fatto che la Sacra famiglia non può diventare un set elettorale, come inizialmente aveva sperato.
L’ex premier ha potuto toccare con mano che si tratta di un luogo di sofferenza vera, anzi di autentica tragedia umana: “Sono state quattro ore intensissime — dice nel corso della trasmissione Iceberg – Sono stato anche di disturbo per loro. Spero di recuperare la prossima volta”.
Berlusconi è rimasto molto toccato parlando con la folla dei parenti che, per curiosità , si sono presentati di mattina per vedere l’ospite illustre.
E ha molto colpito, in positivo, il personale. Non una parola all’ingresso, secondo il consiglio degli avvocati. E nemmeno all’uscita.
Chi conosce l’ex premier sa che dice il vero quando racconta, dai microfoni di Telelombardia, che è stato molto “colpito” dalla “dedizione” delle persone che lavorano a Cesano Boscone.
E che ha portato un po’ di allegria alla Sacra Famiglia: “Ho fatto tante battute e abbiamo parlato tanto di Milan. E la prossima volta porterò degli orologi del Milan”.
È quando rientra nel ruolo politico che Berlusconi non riesce a trattenersi.
Sulla sentenza “politica”.
Ma più in generale sulle prescrizioni disposte nei suoi confronti: “Non sono solo le 4 ore al settimana, sono sottoposto a tutta una serie di limitazioni. E non mi sento bene ad affrontare questa situazione che mi ha limitato molto. È una situazione per me molto negativa”.
Certo, rispetto ai suoi pensieri più autentici è davvero il minimo sindacale.
Ma è proprio quel tipo di gioco rischioso che i suoi avvocati gli hanno sconsigliato. Ricordandogli dalla mattina alla sera che a causa delle sue affermazioni esuberanti il cartellino giallo è già arrivato va evitato il rosso.
La verità è che, per la prima volta, Berlusconi si sente davvero azzoppato. Questa campagna elettorale si sta rivelando più difficile del previsto.
E il primo giorno di servizi sociali arriva in contemporanea col ciclone della nuova Tangentopoli. Secondo Alessandra Ghisleri l’effetto delle inchieste — Scajola, Expo, per non parlare di Dell’Utri — è tale da rimettere in discussione tutto quando seminato fin qui. Altro che 28 per cento, come dice Toti.
Il lavoro fatto dai sondaggisti fin qui è tutto da rifare secondo la Ghisleri, alla luce del ciclone giudiziario che rischia di avere l’effetto della benzina pura sul gran falò grillino.
Berlusconi, racconta chi ha parlato con lui, è fin troppo consapevole che serve uno sforzo ulteriore.
Proprio questa consapevolezza stride con una situazione che l’ex premier sente come piombo nelle ali.
E anche parlando all’emittente T9 rispolvera, sia pur in modo soft, il vecchio cavallo del vittimismo giudiziario: “La gente vuole dimostrarmi vicinanza e affetto, più che in passato, forse sentono che sono una vittima, che sono un perseguitato”.
(da “Huffingtonpost“)
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