RIFORME, TROVATO L’ACCORDO PD-FORZA ITALIA-LEGA: OK AL NUOVO SENATO DEI NOMINATI
ALLA FINE IL TESTO MODIFICATO OTTIENE IL VIA LIBERA, DISCUSSIONE IN AULA DA LUNEDI
La Camera sarà di nuovo composta da nominati grazie all’Italicum basato sui listini bloccati e senza preferenze.
Il Senato “delle autonomie”, invece, avrà 100 componenti che non saranno proprio scelti dagli elettori, ma da altri eletti, cioè i consiglieri regionali.
Proprio sul Senato non elettivo, approvato insieme a tutto il ddl Boschi sulle Riforme dalla commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, ha rischiato un inatteso testacoda il mega-patto tra maggioranza (Pd e gli altri), Forza Italia e Lega Nord.
Uno dei relatori, la presidente di commissione Anna Finocchiaro, aveva infatti presentato un emendamento con il quale si legava la scelta dei nuovi senatori alla composizione dei consigli regionali, premiando così di fatto i partiti più rappresentanti e annullando invece quelli più piccoli.
L’altro relatore, il leghista Roberto Calderoli, si è ribellato: ha disconosciuto l’emendamento, ha ritirato la firma e, insieme al Nuovo Centrodestra, ha preteso e ottenuto la modifica.
All’emendamento è stato tolto un “tenuto conto” ed è stato approvato: in sostanza con questo testo (che ora sarà esaminato dall’Aula del Senato e poi dalla Camera) entra in Costituzione che l’assemblea di l Senato non è più elettivo e che sarà composto da 100 tra consiglieri regionali e sindaci.
La prima discussione sugli emendamenti non inizierà prima di lunedì 14, in ritardo rispetto agli auspici di Renzi e della stessa Boschi.
Si comincerà a votare al termine di tre sedute.
Lì, in Aula, sarà ancora un’altra partita. Ci sarà da capire la portata dell’ostruzionismo annunciato da M5s e Sel (che già hanno cominciato in commissione) e il peso e la coerenza dei dissidenti dentro il Pd, dentro Forza Italia, dentro il Nuovo Centrodestra, dentro i “nanetti” di governo, come i Popolari per l’Italia.
Al centro del mirino di tutti questi, ovviamente, il Senato non elettivo.
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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