“RIMBORSATI AL POLITICO ANCHE PERIZOMA E NUTELLA”: SPESE PAZZE REGIONE LIGURIA, NUOVA TRANCHE
SI RIFERISCONO AL PERIODO 2005-2010, COINVOLTI IN DODICI: L’UNICO ANCORA IN CARICA E’ IL LEGHISTA BRUZZONE
L’occhio è ormai allenato, ma le chicche non mancano: nutella e push-up, ostriche e settimane in montagna, surgelati e pollame, biglietti di beneficenza e pure l’iscrizione all’ “Accademia del peperoncino”.
L’elenco delle spese pazze contestate nell’ultima tranche d’inchiesta sui politici regionali della legislatura 2005-2010 è uno dei più variopinti.
E accompagna la richiesta di rinvio a giudizio (accuse a vario titolo di falso e peculato) che il pm Massimo Terrile ha formulato nei giorni scorsi per Sandro Biasotti Tirreno Bianchi, Nicola Abbundo, Angelo Barbero, Fabio Broglia, Francesco Bruzzone, Giovanni Macchiavello, Matteo Marcenaro, Rosario Monteleone, Carmen Patrizia Muratore, Luigi Patrone e Giovanni Battista Pittaluga.
Biasotti, Abbundo, Barbero, Broglia, Macchiavello, Marcenaro e Patrone facevano parte della minoranza di centrodestra e oggi non siedono più in consiglio regionale; il leghista Bruzzone, anche allora nel centrodestra, è l’unico ancora in carica essendo attualmente presidente del consiglio regionale; Bianchi, Monteleone, Muratore e Pittaluga erano nella maggioranza di centrosinistra e oggi non hanno più un seggio.
Considerato che la lista degli esborsi folli fatti rimborsare con denaro pubblico riempie 300 pagine, bisogna selezionare.
Fra i più creativi spicca Fabio Broglia, che si è fatto risarcire contributi all’Unicef (660 euro), push-up e perizoma “Fragole” (13,80 euro) «latte, bibita, nutella e frutta» comprati alla Standa (17,76 euro), il libro “Quando i cavalli avevano le dita – misteri e stranezze della natura” (21,37 euro), sedie Kartell (450 euro) e 520 euro «per l’affitto (sotto un nome fittizio, ndr) di un appartamento in via Vittorio Veneto a Busalla per 5 giorni al mese fra gennaio e aprile 2008».
Il Secolo XIX ha provato a contattarlo al telefono per una replica, ma non è stato possibile parlargli nonostante i ripetuti squilli.
Notevole anche Nicola Abbundo, che nella legislatura precedente era stato assessore al welfare nella giunta guidata da Sandro Biasotti: nelle prime due settimane di agosto 2008 dilapida 1000 euro pubblici in ristoranti e «missioni» in Alto Adige (dove non risulta ci fossero appuntamenti politici), mentre il comunista Tirreno Bianchi, che è tuttora console della compagnia portuale Pietro Chiesa, risponde fra le altre cose per un pranzo a base di ostriche e aragosta (245 euro per due coperti), l’acquisto d’una consolle Nintendo (217 euro), spese per cacciaviti, utensili, un libro sul poker e 35 euro per l’iscrizione all’ “Accademia del peperoncino”.
La prescrizione scatta fra 2019-2020 e saranno probabilmente giudicati.
(da “il Secolo XIX”)
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