“RIPARTIRE I VACCINI CONTRO IL COVID IN BASE AL PIL DELLA REGIONE: LA INDECENTE RICHIESTA DELLA MORATTI AD ARCURI, ORA PER AVER DIRITTO AL VACCINO CI VUOLE IL 740
VACCINARE I RICCHI, AI POVERI DEL SUD SI BUTTA QUALCHE VACCINO SE AVANZA, COME AI CANI RANDAGI… ELETTORI SOVRANISTI DEL SUD, CONTINUATE A FARVI PRENDERE PER IL CULO
La neo-assessora al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha chiesto a Domenico Arcuri di distribuire i vaccini anti-Covid in base al contributo che le regioni danno al Pil nazionale.
In altre parole: più vaccini ai lombardi perchè più ricchi. In una lettera inviata al commissario per l’emergenza Coronavirus, l’ex sindaca di Milano — che pochi giorni fa ha preso il posto di Giulio Gallera ed è stata designata anche come vice presidente della giunta — ha elencato dei nuovi parametri chiedendo che vengano integrati tra quelli già esistenti. E tra mobilità , densità abitativa e zone più colpite dal virus, ecco che è spuntato anche il contributo fornito al prodotto interno lordo.
Insomma, le aree più produttive del Paese dovrebbe avere una via privilegiata. Una mossa condivisa da Attilio Fontana: “La vicepresidente Moratti sulla distribuzione dei vaccini ha chiesto una serie di integrazioni che mi sembrano estremamente coerenti e logiche e ascolteremo cosa ne pensa Arcuri”, ha spiegato il presidente della Regione in conferenza stampa.
I parametri richiesti da Moratti sono filtrati al termine di un incontro tra i capigruppo del consiglio regionale della Lombardia e la neo-assessora. “Questo merita una discussione immediata in Consiglio: i criteri elencati al momento ci sembrano discutibili se non discriminatori”, ha subito commentato Massimo De Rosa, capogruppo M5S al Pirellone.
Per il Pd si tratta di una “indicibile proposta”, come la definisce il capogruppo in commissione Bilancio a Montecitorio, Ubaldo Pagano: “In questo concetto si sostanzia tutta la politica della Lega, che non ha mai smesso di essere Lega-Nord, e di certa destra connivente: prima il Nord, prima il PIL, anche a scapito della salute, dell’uguaglianza, dell’unità nazionale”, scrive il deputato.
“Mai così palesemente era stato trasmesso il messaggio politico che è la vera cifra di questa destra. La proposta della Moratti lascia sgomenti — aggiunge Pagano — È questa la classe politica che si propone di governare il nostro Paese? Sono loro a dover ricucire i divari tra territori di Serie A e territori di Serie B? Sono loro i patrioti, i protettori della nazione? Forse sì, ma a una sola condizione: che la Nazione si fermi al confine col Po”.
(da agenzie)
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