RITORNO A SCUOLA: MASCHERINE E DISTANZIAMENTO, ORA LE REGOLE CI SONO
NUOVI BANCHI IN ARRIVO DALL’8 SETTEMBRE FINO A FINE OTTOBRE… VADEMECUM SULLA GESTIONE IN CASO DI POSITIVITA’
Osservare le tre regole auree della protezione dal Covid-19 – mascherina, lavaggio delle mani, distanziamento. È il mantra del ritorno nella scuola post pandemia, che Governo e Comitato tecnico scientifico ripetono di volere tenere fermo al 14 settembre, liquidando dubbi e perplessità pure espressi da tecnici ed esperti sulla fattibilità dell’impresa considerando i tempi stretti, le tante questioni ancora irrisolte e il numero dei contagi in aumento.
Dovesse cambiare il quadro epidemiologico, risalire l’indice Rt, la data di inizio delle lezioni slitterà ? Se lo chiedono in tanti, mentre i ministri – oggi lo hanno fatto, nell’ordine, Boccia e Speranza – continuano a ripetere che “riaprire il 14 è una priorità assoluta”.
Di certo, spiega ad HuffPost una fonte, il Cts continuerà a discutere e a monitorare la situazione nelle prossime settimane, non perdendo di vista l’indice di contagiosità Rt, sempre con la speranza che i numeri dell’epidemia non subiscano aumenti.
Il peggioramento del quadro epidemiologico renderebbe più complicata la lotta contro il virus nelle scuole con le sole armi di mascherina e distanziamento.
Per ora – insieme al lavaggio frequente delle mani – i capisaldi dell’azione anti contagio definita dagli esperti del Comitato, che oggi si sono riuniti con i ministri Speranza e Azzolina e il commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, anche per esaminare il documento elaborato dall’Istituto Superiore di Sanità con l’Inail che stabilisce come affrontare i casi di contagi nelle scuole.
Restano centrali la necessità della distanza tra gli alunni di almeno un metro e l’uso della mascherina ed è previsto un supporto di medici di famiglia e pediatri per gestire al meglio la sicurezza.
Anche oggi, si spiega in una nota,“è stato ribadito l’obiettivo di garantire quanto prima in tutte le scuole il necessario distanziamento interpersonale” e che non c’è nessun rischio di eventuali responsabilità penali per i presidi.
Il Cts, dunque, resta fermo sulla convinzione dell’uso esteso delle mascherine tra i banchi soprattutto dai 6 anni in su, come negli ultimi giorni ha spiegato più volte il coordinatore e dirigente della Protezione Civile, Agostino Miozzo. Il commissario Arcuri è pronto a distribuire 11 milioni di mascherine al giorno e 170 mila litri di gel a settimana alle Regioni che poi le faranno arrivare alle scuole.
Quanto agli eventuali contagi, Miozzo, dicendosi “sicuro che, con otto milioni di studenti e due milioni di persone che vi lavorano, nelle scuole ci saranno dei casi” aveva anticipato le linee definite nel documento dell’Iss, vale a dire che un contagio non comportera automaticamente la chiusura dell’istituto nel quale viene registrato, perchè “si esaminerà il contesto di volta in volta e, se necessario, si metterà in quarantena una classe o l’intera scuola: sarà discusso caso per caso con le autorità sanitarie locali e il dirigente didattico”.
Verrà diffuso da Cts un preciso protocollo sulle modalità di gestione dei casi di positività negli istituti scolastici.
A proposito di banchi, i nuovi monoposto non arriveranno prima del 7-8 settembre. Comincerà allora, infatti, la distribuzione agli istituti che ne hanno fatto richiesta nelle varie regioni – al momento al primo posto c’è la Sicilia,col 69% mentre la Val d’Aosta si è fermata all’8%. Media alta anche per la Campania, col 61%.
Le consegne da parte delle imprese che hanno vinto il bando è prevista fino a tutto il mese di ottobre. In serata la ministra Azzolina e il commissario Arcuri ne hanno parlato in una riunione con sindacati, dirigenti, Anci, Upi che hanno sottolineato la necessità di stringere e rispettare i tempi se davvero si vuole riaprire per il 14 settembre.
Ottenendo la rassicurazione che ci saranno sanzioni per quelle imprese vincitrici che dovessero sforare i tempi di consegna.
Ma con quali criteri si distribuiranno i 2 milioni e 800 mila nuovi banchi? Si darà la priorità alle Regioni col maggiore tasso di contagio? Arcuri avrebbe chiesto ai rappresentanti dei lavoratori del mondo della scuola di decidere insieme.
Resta l’allerta dei sindacati, sul piede di guerra anche sul fronte dei test sierologici da effettuare ad insegnanti e personale non docente di tutte le scuole – dell’infanzia, primarie e secondarie pubbliche, statali e non statali, paritarie e private e Istituti di istruzione e formazione professionali – sempre per l’inizio del nuovo anno scolastico. I test consegnati alle Regioni sono già due milioni. Lo screening partirà dal 24 agosto, in Toscana le attività per gli esami sierologici scatteranno già da domani.
Intanto il tempo stringe e mentre il 14 settembre si avvicina, all’orizzonte compaiono altre questioni da affrontare. La riorganizzazione del trasporto pubblico locale legata alla riapertura delle scuole. Il Cts aveva proposto di differenziare gli orari di ingresso negli istituti per evitare assembramenti sui mezzi, ma sembra l’indicazione non sia stata accettata dagli enti locali. Lunedì prossimo, in un nuovo tavolo tecnico, gli esperti insieme ai ministri dell’Istruzione e dei Trasporti, con Anci, Upi e Regioni cercheranno una nuova soluzione. Il mantra sarà lo stesso: mascherina, distanziamento
(da “Huffingtonpost”)
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