ROBERTO BRAMBILLA, IL MEDICO VOLONTARIO DI LEOPOLI ELOGIATO DAL MINISTRO DEGLI INTERNI UCRAINO
CON L’ASSOCIAZIONE SOLETERRE FINORA HA SALVATO 72 BAMBINI. MARTORIATI DAI BOMBARDAMENTI RUSSI
Per il suo contributo come medico in Ucraina, in particolare dopo il bombardamento russo dello scorso 8 aprile alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, Roberto Brambilla – medico e consigliere comunale del Pd di Vimercate da anni volontario dell’associazione “Soleterre”, che opera dal 2003 in un ospedale pediatrico oncologico di Leopoli – ha ricevuto i ringraziamenti pubblici del ministro degli Interni ucraino, Anton Gerashchenko: “Quando è iniziata la guerra – ha scritto su Twitter il membro dell’esecutivo di Kyiv – il chirurgo italiano Roberto Brambilla è arrivato in Ucraina come volontario. Ha aiutato a salvare un quindicenne con ferite gravi dopo l’attacco di Kramatorsk. Ora il ragazzino può ancora camminare. Grazie, signor Brambilla”.
In un colloquio con il Corriere della Sera, il medico ha riconosciuto il giovane in questione: “Ah certo, ma quello è Arthom”, dice ricordando la vicenda: era arrivato all’ospedale pediatrico Saint Nicholas di Leopoli dopo il bombardamento dell’8 aprile con una profonda ferita alla coscia e un “buco”. Fino ad ora ha curato 72 bambini: “Ricordo anche i nomi – dice – sono in contatto con quasi tutte le famiglie che ho curato. Proprio questa mattina mi è arrivato un messaggio di Yara, una bambina rimasta ferita sempre a Kramatorsk. Ha perso entrambe le gambe, la madre quella destra, il fratello e il padre sono morti. Adesso è negli Stati Uniti per le protesi e la riabilitazione, mi ha mandano foto da lì. Stessa cosa con Igor”.
Sul ruolo dei medici in guerra: “Da 50 anni mi occupo di medicina. Medicare vuol dire curare. Anzi vuol dire prendersi cura. L’esatto contrario di quello che succede in guerra. Le vittime di una guerra sono in maggioranza (spesso la quasi totalità) vittime civili che non hanno colpe”.
(da agenzie)
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