ROBIN HOOD VA AL SUPERMERCATO
GIULIO TREMONTI PARTE ALL’ATTACCO DEI PRIVILEGI DELLE COOP, DI PETROLIERI, BANCHE E ASSICURAZIONI … LA DESTRA CONTRO I POTERI FORTI E LE LOBBIES ECONOMICHE
Se il nuovo Governo di Centrodestra riuscirà a dare un segnale forte agli Italiani in termini di scelte sociali a favore dei ceti più deboli, questo sarà merito di Giulio Tremonti che si appresta a varare, pur tra mille difficoltà , la manovra finanziaria triennale. Per la prima volta un Governo pone al centro della attenzione le famiglie a basso reddito e avanza progetti concreti per alleviarne le difficoltà , andando a colpire privilegi, santuari della finanza, potentati economici e costi della Casta. A dimostrazione che laddove la Sinistra ha fallito, una Destra sociale e popolare sa operare scelte e trovare soluzioni, scavalcando la Sinistra nella rappresentanza dei ceti deboli. Ovviamente verificheremo gli interventi specifici, ma è indubbio che, nel pacchetto ” Robin Hood” che Tremonti sta approntando, vi siano molte iniziative che condividiamo.
Proprio a 24 ore dall’intervento della Commissione Europea che vuole chiarimenti sulle agevolazioni fiscali a loro favore, fonti del Tesoro rivelano che tra le prime misure ci sarà una stangata per le Coop a “mutualità prevalente”, ovvero quelle Coop di consumo, considerate da Bruxelles grandi imprese travestite. Esse oggi pagano le tasse su circa il 30% degli utili, il resto è vincolato al reinvestimento. Secondo il progetto di Tremonti, la base imponibile raddoppierà , passando al 60%. Sarebbe appena il 10% in meno di quanto si applica nelle cooperative a mutualità “non prevalente”, come quelle che controllano società per azioni ( vedi Unipol).
Altra tassa ci sarà sui depositi di greggio a fini speculativi, ovvero un meccanismo, adottato già da Sarkozy, che obbligherà gli operatori a passare dal metodo “lifo” ( last in, first out) al “fifo” (first in, first out). Ciò al fine di far emergere il maggior ricavo che viene garantito dall’acquisto di uno stock di greggio a prezzi più bassi e rivenduto nei momenti di picco del mercato.
Poi ci sono misure per banche e assicurazioni che dovranno pagare più tasse sugli interessi passivi, finora deducibili. In pratica la manovra per il 2009 di circa 13 miliardi, vedrà i petrolieri contribuire per circa un miliardo, banche e assicurazioni per 1,5 miliardi e Coop per qualche centinaio di milioni. Gli altri nove miliardi saranno recuperati attraverso tagli alla spesa: previsti 3,4 miliardi dai risparmi sugli enti locali, tagli alle Province e comunità montane; 3 miliardi dalla Sanità e ministeri e vendita caserme nei centro storici. Qualche perplessità l’abbiamo qua sul minore finanziamento agli Enti locali e alla Sanità , per il timore che aumentino poi le tasse locali e riappaiano i ticket, creando solo una illusione. Debole ci appare il taglio ai Ministeri con tetto dell’aumento limitato al 2%: avremmo gradito un segno “meno”, magari con riduzione del 50% delle auto blu, tanto per cominciare. Buono invece il provvedimento circa la riduzione dell’accisa sulla benzina, nel caso di un aumento del greggio di due punti. Al di là di un giudizio più specifico che ci riserviamo di esporre quando i provvedimenti saranno a regime, resta un aspetto positivo, che si sta cominciando a colpire nella direzione giusta, ovvero in alto. Questa è la destra che vogliamo, una destra sociale che sappia reagire alla globalizzazione e alla logica mercantile, attenta a garantire a tutti un livello di vita decoroso. Sarà ancora poco, ma può essere l’inizio di una svolta e di un cambio di mentalità .
La vignetta è di Puntafine.
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