ROMA, ITALIANO DECAPITA DONNA CON UNA MANNAIA, POI AGGREDISCE GLI AGENTI CHE LO UCCIDONO
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L’ha uccisa tagliandole la testa con una mannaia.
Poi, si è scagliato contro i poliziotti intervenuti nella villetta dell’Eur di Roma dove è avvenuto l’omicidio, che si sono difesi sparandogli.
L’uomo è morto poco dopo in ospedale. Il killer, biondo e con gli occhi chiari, è italiano — riporta la Repubblica — Federico P. di 35 anni, residente all’Ostiens. Indossava dei pantaloni mimetici, una t-shirt verde, un cinturone di corda stile militare, anfibi e occhiali tattici.
Non abitava nella villetta e la sua auto, un Chevrolet chiara – sempre secondo il quotidiano di Largo Fochetti — è stata trovata parcheggiata davanti al cancello.
Mentre la donna — secondo le prime informazioni — sarebbe una domestica brasiliana di 42 anni.
A chiamare il 113, intorno alle 10.45, sono stati alcuni vicini di via Birmania – una delle “zone bene” della Capitale — che hanno sentito grida e trambusto provenire dal seminterrato della villetta.
Giunti sul posto gli agenti, accompagnati dai vigili del fuoco, hanno trovato la porta dell’abitazione chiusa.
Una volta aperta, hanno trovato a terra il cadavere della donna e una lunga scia di sangue che conduceva a una tavernetta. Ed è qui che l’assassino si è scagliato contro gli agenti, quando sono scesi nel seminterrato.
L’uomo con in mano una mannaia insanguinata (quasi certamente la stessa utilizzata per uccidere la vittima) ha cercato di aggredire i poliziotti che a quel punto hanno sparato con la pistola d’ordinanza per bloccarlo.
Il killer è deceduto poco dopo all’ospedale Sant’Eugenio. Sulla vicenda indaga la squadra mobile, coordinata dal procuratore aggiunto Pier Filippo Laviani.
Un vigile del fuoco, sentito da la Repubblica, ha raccontato che ”quegli agenti hanno trattato a lungo con quell’uomo per farlo calmare, dicendogli di posare la mannaia insanguinata. Ma lui ci ha attaccati”.
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