SALVINI A GENOVA: 400 PERSONE SENZA OSTRICHE PER CANDIDARE UN INDAGATO PER PECULATO
PIU’ MANIFESTI CHE PERSONE IN SALA: LA LEGA SCEGLIE UN TEATRINO STRIMINZITO PER LANCIARE LA CANDIDATURA DI RIXI, INDAGATO DALLA PROCURA INSIEME AGLI ALTRI DUE CONSIGLIERI REGIONALI DEL CARROCCIO… STAVOLTA NIENTE CROSTACEI PAGATI DAI CONTRIBUENTI AL CAFE’ DE TURIN DI NIZZA
Salvini sbarca a Genova in una mattinata di sole, mare calmo come quello preferito dai clandestini a lui cari, e subito viene messo in protezione dalla polizia italiana, come si addice a un esponente del governo straniero della padagna del magna magna.
Caso vuole che la presa in carico da parte di uno spiegamento inusitato di forze delll’ordine avvenga a pochi metri dalla Questura, proprio dove Belsito era abituato a parcheggiare a scrocco la sua Porsche Cayenne, suscitando le ire dei sindacati di polizia.
La location scelta non è una piazza (il flop di Piazza del Popolo ha fatto scuola) ma un piccolo teatro da 368 posti, una miseria per i passati fasti bossiani che riempiva le piazze della provincia anche con 1000 persone nei tempi migliori.
Qua, nonostante la mobilitazione regionale, si arriva a malapena a 400 presenze.
Fuori i soliti contestatori dei centri sociali che non trovano di meglio che spaccare la targa che ricorda l’operaio missino Ugo Venturini, assassinato nel 1970 durante un comizio di Giorgio Almirante.
Incapaci di analisi politiche, macchiette come Salvini: i missini erano gente seria, qua siamo dinanzi a una corte di miracolati.
A proposito della quale, spiccano in prima fila molti politici trombati e trombabili, ex Forza Italia, ex An, ex di tutto: non si sa mai che esca fuori una poltroncina anche in similpelle adatta alle loro chiappe adipose.
Salvini cambia felpa e ostenta quella “Liguria”, pronto al cambio appena finito il comizio: si lamenta della mancanza di democrazia di chi lo contesta ovunque, dimenticando che è grazie alla democrazia se è ancora a piede libero.
Poi perora la causa del candidato presidente leghista, Edoardo Rixi, solito aspetto di fighetto, inquisito per peculato dalla procura di Genova.
Qualcuno obietterà : ma proprio un inquisito dovevano proporre?
Scelta obbligata: su tre consiglieri in Regione, sono tutti inquisiti per peculato.
Dalle indagini della Guardia di Finanza sono emersi pranzi a base di ostriche a Nizza, soggiori in hotel nei fine settimana, viaggi in località turistiche non giustificate da impegni politici, oltre 60 ricevute dello stesso ristorante, compreso menu per bambini, regalie natalizie e altro ancora.
Salvini parla contro la casta romana e la corruzione del ceto politico, accanto Rixi applaude, mentre qualche fintofascio dimentica che sovranità fa rima con legalità .
Tutti rimangono delusi: non è previsto alcun assaggio di ostriche del cafè de Turin, Nizza è troppo lontana.
E pare che neanche Belsito, proprietario della più rinomata gelateria di Genova a poche decine di metri dal teatro, abbia pensato a fornire una coppa mista alla platea.
Forse negli accordi perchè Salvini ritirasse la costituzione di parte civile per i danni milonari causati alla Lega da Belsito, la fornitura di gelati non era contemplata.
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