SALVINI AGLI ITALIANI: “COMPRATE TITOLI DI STATO COSI’ LO SPREAD SCENDERA'”. MA E’ UN AUTOGOL
PERCHE’ MAI UN RISPARMIATORE ITALIANO DOVREBBE ANDARE INCONTRO A PERDITE IN CONTO CAPITALE?.. PER FARE UN FAVORE A UN GOVERNO CHE NON VUOLE RIMBORSARE IL DEBITO PUBBLICO?
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, a margine del G6 di Lione, ha risposto così a chi gli chiede cosa farà il governo se lo spread continuerà a salire.”La forza dell’Italia, che nessun altro degli amici seduti al tavolo oggi ha, nè i francesi, nè gli spagnoli, è un risparmio privato che non ha eguali al mondo. Per il momento è silenzioso e viene investito in titoli stranieri. Io sono convinto che gli italiani siano pronti a darci una mano”.
In pratica il vicepremier auspica una nazionalizzazione del debito pubblico italiano, debito oggi pari a 2.286.000 milioni di euro che dalla nascita della moneta unica in poi è finito sempre più in pancia a investitori e istituzioni estere (oggi al 36%), nei bilanci della Bce o della Banca d’Italia (16%), in quelli delle banche italiane (27%) e in quelle di fondi e assicurazioni (19%).
I cittadini italiani, invece, hanno parzialmente diminuito il peso di Bot e Btp nei loro portafogli fino a scendere al 6% del totale, preferendo i fondi o direttamente le azioni, anche andando incontro a un grado di rischio maggiore per i loro investimenti. Per cercare un maggiore rendimento.
Così negli ultimi anni hanno dirottato una fetta importante del loro risparmio verso i titoli esteri, come dimostra il saldo di Target 2, che misura le passività dell’Italia sul sistema di pagamento dell’Eurosistema: ad agosto scorso queste erano pari a 471 miliardi di euro, contro il record di 480 miliardi segnato a giugno.
Tra maggio e giugno il saldo Target2 italiano è peggiorato di quasi 55 miliardi a causa anche delle forti tensioni politiche legate alla nascita del governo M5s-Lega, ed è per questo motivo, forse, che ora Salvini chiede agli italiani di tornare sui loro passi e di riscoprire la bontà dei vecchi cari Bot e Btp.
In effetti un debito pubblico in gran parte in mano agli italiani, sia privati che banche, renderebbe il paese molto meno esposto alle oscillazioni dei tassi di interesse, come dimostra il caso giapponese il cui debito pubblico è pari al 220% del Pil ma è in gran parte all’interno delle pareti domestiche.
Con un debito ‘autarchico’ non esisterebbe il problema degli investitori esteri che vendono e fanno salire lo spread, semplicemente perchè non avrebbero carta italiana nei loro portafogli. E il debito degli italiani sarebbe garantito dai beni dello Stato italiano in un circolo che isola l’Italia dai movimenti di capitali internazionali.
Ma la domanda è: vi sarebbe convenienza a seguire le indicazioni di Salvini? Difficile, visto che con il governo gialloverde, finora, lo spread e quindi i tassi di interessi sui titoli italiani sono solo saliti, e, come è noto, se si alzano i rendimenti scendono i relativi prezzi.
Dunque un risparmiatore italiano rischia di comprare oggi qualcosa che domani renderà di più e costerà di meno, andando incontro a perdite pesanti in conto capitale. A meno che non si abbia bisogno del proprio risparmio per periodi molto lunghi e quindi si possa scegliere di portare i titoli di Stato alla loro naturale scadenza senza incorrere in eventuali minusvalenze.
Ma perchè legarsi le mani e perchè mettere i propri soldi in mano a a Salvini e soci che alla prova dei fatti non stanno dimostrando di avere a cuore il rimborso del debito pubblico quanto piuttosto di riaprire i cordoni della spesa come negli anni della prima Repubblica.
Su questo argomento mercoledì 10 ottobre è intervenuto anche il sindaco di Milano Giuseppe sala che ha detto: “Sono preoccupato, perchè me ne intendo un pò di finanza e lo spread non è che sia un’idea vaga. Chi ha Bot in tasca negli ultimi tre mesi ha visto perdere il valore del 20%, ci saranno tanti cittadini che li hanno e non necessariamente è la parte più ricca del Paese”.
E riguardo la manovra economica del governo Sala ha aggiunto: “Dal Def poi non si vede molto in termini di sviluppo e investimenti per le infrastrutture, le cose che possono stare a cuore a Milano — ha concluso — per esempio gli investimenti per la metropolitana a Monza o per il terzo valico fra Milano e Genova. Chissà cosa succederà ”.
Insomma più che chiedere aiuto agli italiani Salvini e i suoi compagni di governo dovrebbero mettere in campo qualche manovra in grado di abbattere o almeno ridurre il debito pubblico e di conseguenza raffreddare lo spread: solo così gli italiani beneficerebbero di un costo del denaro a buon mercato per nuovi investimenti e il minor onere degli interessi sul debito pubblico libererebbe risorse da investire nella crescita economica del paese.
(da “Business Insider”)
Leave a Reply