SALVINI ARRIVA ULTIMO E GLI ALLEATI TEMONO SGAMBETTI AL GOVERNO
DOPO LE EUROPEE TEMONO FACCIA CADERE IL GOVERNO
Sembra un paradosso, ma anche gli alleati hanno iniziato da tempo a porsi il problema della debolezza di Salvini. Ieri, conversando in via informale con alcuni suoi parlamentari, Tajani si è mostrato soddisfatto del risultato di FI, ma preoccupato per gli equilibri della maggioranza.
Se troppo mortificato nelle urne – è stato il senso dei ragionamenti del vicepremier berlusconiano, riportati da diverse fonti – il leghista potrebbe reagire male facendo saltare il banco dopo le Europee. Chi si ritrova senza via d’uscite politiche, può cedere a colpi di testa, fratture inaspettate, tentazioni di crisi. Magari favorite dalla cavalcata di Donald Trump negli Stati Uniti.
È lo stesso incubo dell’animale ferito che preoccupa a giorni alterni anche Meloni. A giorni alterni perché dopo la sconfitta sarda, ad esempio, la premier aveva giurato terribile vendetta politica contro Salvini. E anche la recente mossa di portare a Palazzo Chigi come sherpa del G7 Elisabetta Belloni, attualmente direttrice del Dis, mostra la volontà della leader di rafforzarsi, blindarsi, mandare un segnale ad amici e avversari.
Ma anche la presidente del Consiglio teme che un’eccessiva mortificazione dell’alleato possa provocare risultati deflagranti sull’esecutivo, dopo le Europee. Potesse decidere, raccontano i fedelissimi che la consigliano, indebolirebbe ancora il segretario del Carroccio, ma senza arrivare al punto di rottura.
Per questo, anche la candidatura della premier per l’Europarlamento resta in bilico: vorrebbe correre, pensa che alla fine sarà inevitabile, ma sa che potrebbe danneggiare irrimediabilmente Salvini.
E siccome anche Tajani accarezza l’opzione di presentarsi alle Europee, l’effetto potrebbe assomigliare a quello di una tenaglia.
(da la Repubblica)
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