SALVINI CHE NEGAVA IL COVID 19, CHIEDE E OTTIENE IL RINVIO DEL PROCESSO PER VILIPENDIO DELLA MAGISTRATURA CAUSA COVID 19
AVEVA DEFINITO “SCHIFEZZA E CANCRO DA ESTIRPARE” LA MAGISTRATURA… “RISCHIO DI INFETTARSI”: E IL PROCESSO SLITTA A GENNAIO
Ricorderete che per Matteo Salvini il Covid-19 non esisteva, era qualcosa che portavano gli immigrati — che sono nella stragrande maggioranza negativi al tampone quando arrivano in Italia, e sono ipercontrollati — e solo il contagio di Silvio Berlusconi convinse lui e la sua compare Meloni a cambiare atteggiamento verbale nei confronti della pandemia.
Ma Salvini non può sottrarsi al suo essere Salvini e quindi prontamente cambia direzione e chiede ai giudici di rinviare il suo processo causa Covid-19, troppo pericoloso: rischierebbe di infettarsi.
La foto in alto testimonia infatti l’estrema prudenza che Salvini mette in atto a salvaguardia sua e degli altri ed è quindi giusto che non vada a processo se c’è il rischio di infettarsi, rischio che invece non esiste quando si presenzia a comizi senza mascherina o si fanno selfie in spiaggia radunando i pochi fan festanti chè un selfie col Capo val bene un contagio
Salvini chiede così, ottendendo il rinvio, di posticipare il processo per vilipendio della magistratura. In un comizio aveva definito le toghe “Schifezza e cancro da estirpare”. Salvini doveva andare a processo il 19 ottobre.
“Ho chiesto al Tribunale di Torino di rinviare l’udienza, in Piemonte ci sono troppi contagi da Covid-19 e non avevo intenzione di esporre a rischi me, il senatore Salvini, la scorta e i testimoni”. Lo ha detto Claudia Eccher, legale difensore di Matteo Salvini, imputato a Torino con l’accusa di vilipendio dell’ordine giudiziario, spiegando che la sua richiesta è stata condivisa dal giudice.
Il tribunale ha accolto l’istanza della difesa e ha disposto un rinvio a gennaio.
I fatti contestati risalgono al 14 febbraio 2016, quando durante un congresso regionale della Lega tenutosi al palasport di Collegno, l’allora europarlamentare Salvini, fra le altre cose, disse: “Difenderò qualunque leghista indagato da quella schifezza che si chiama magistratura italiana, che è un cancro da estirpare”.
(da agenzie)
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