SALVINI E’ ALLA FRUTTA SE SI E’ RIDOTTO A CITOFONARE A UN TUNISINO PER CHIEDERE: “LEI SPACCIA?”
TRA URLA, CONTESTAZIONI E SPINTONI, IL PROVOCATORE VA AL PILASTRO DI BOLOGNA IMPEGNANDO DECINE DI AGENTI PER PROTEGGERLO… IL SINDACO: “SI VERGOGNI, ATTO DA IRRESPONSABILE PER QUALCHE VOTO IN PIU’, CI PENSANO LE FORZE DELL’ORDINE A CONTRASTARE LO SPACCIO”
“Buona sera signora, suo figlio è uno spacciatore?”. Così l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, si è rivolto suonando un citofono di via Deledda, nel cuore del quartiere popolare del Pilastro a Bologna.
E’ stata una donna di mezza età , fan del leader leghista, a indicare questo citofono e ad accompagnare Salvini in un giro nel quartiere.
Nel corso del suo tour elettorale nella zona un gruppo di manifestanti l’ha contestato con urla, spintoni, insulti, cori e esplodendo alcuni petardi. Nonostante le contestazioni, Salvini, scortato dalle forze dell’ordine, ha proseguito comunque la sua visita e ha anche suonato al campanello chiedendo esplicitamente a chi gli ha risposto se lì abitassero degli spacciatori. La persona gli ha risposto che non c’era nessuno in casa.
“E’ necessario – ha aggiunto il leader leghista, prima di lasciare il Pilastro – ripulire questa zona dallo spaccio e dalla criminalità “.
Mentre suonava al citofono della casa indicata dalla donna, Salvini era sotto i riflettori delle telecamere, e circondato da numerosi agenti delle forze dell’ordine.
La provocazione di Salvini è stigmatizzata dal sindaco di Bologna Virginio Merola: “I cittadini del Pilastro non meritano di essere additati come persone che vivono in un luogo di spaccio e di degrado. E Bologna non merita che uno che ha chiesto i pieni poteri si faccia passare come un cittadino: i cittadini segnalano alle forze dell’ordine le cose che non vanno e non si sostituiscono a loro. Salvini continua ad aizzare all’odio anche in situazioni delicate dov’è non c’è proprio bisogno di aumentare la tensione”.
Il sindaco ribatte con un post in Facebook che conclude così: “Ci sono, al Pilastro, anche persone agli arresti domiciliari come deciso dalla magistratura. Io credo che si debba vergognare, caro Salvini. Lei non è un cittadino qualunque. Ha fatto il ministro dell’interno, come mai in quel caso non ha avuto lo stesso interesse? Forse perchè adesso è solo propaganda e si comporta da irresponsabile per qualche voto in più”.
(da agenzie)
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