SALVINI E DI MAIO NON MOLLANO LA POLTRONA, LA FARSA CONTINUA
TELEFONATA “LUNGA E CORDIALE”, ANNUNCIATO IL SOLITO COMPROMESSO SULLO SBLOCCA-CANTIERI, AVANTI CON LE RUSPE E LE MARCHETTE AI POTERI FORTI
Una “lunga e cordiale” telefonata tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio c’è stata in mattinata. Fonti di entrambi i partiti confermano il colloquio e definiscono il clima tra i due vicepremier “positivo”. Da Palazzo Chigi fanno sapere che Lega e M5s, dopo lo scontro delle ultime ore sulla sospensione del codice appalti, hanno trovato un accordo sul decreto sblocca cantieri.
I capigruppo al senato di Lega e M5s, Massimiliano Romeo e Stefano Patuanelli si dicono soddisfatti per il raggiungimento dell’intesa: “Dopo esserci confrontati anche con i relatori, proporremo al senato, tra le altre cose, quanto già concordato in sede di commissione, vale a dire un emendamento che prevede la sospensione di alcuni punti rilevanti del codice degli appalti per due anni, in attesa di una nuova definizione delle regole per liberare da inutile burocrazia le imprese. Al contempo, sarà garantito il rispetto delle norme e del lavoro già fatto nelle commissioni parlamentari sull’argomento. In particolare saranno anche garantite le soglie già in vigore per i subappalti e salvaguardati gli obblighi di sicurezza per le imprese. Abbiamo svolto un normale lavoro parlamentare che porteremo come maggioranza in commissione e poi in aula al senato”.
Secondo l’AdnKronos, sarebbe stato Di Maio a prendere l’iniziativa, sentendo il leader della Lega. Una telefonata, la sua, che secondo i beninformati era attesa dal responsabile del Viminale per seppellire l’ascia di guerra.
Nonostante le difficoltà , lo scambio tra i due avrebbe ora riportato un po’ di sereno. E non è escluso, a questo punto, che un incontro potrebbe tenersi a breve, tra oggi e domani (più probabile), ma a questo punto senza il premier Giuseppe Conte, in partenza per il Vietnam salvo cambi di programma dell’ultimo minuto.
Dopo l’accordo sullo Sblocca cantieri, ci sono progressi anche sul dl Crescita, per quanto riguarda il capitolo Salva Roma che dovrebbe diventare un “Salva Comuni”. Infatti sarebbe stata accolta la proposta leghista di accorpare i problemi di tutti i Comuni in difficoltà . Verrebbe riformulata la normativa che addossava il debito miliardario della Capitale prima del 2008 interamente al Campidoglio anzichè allo Stato. Il decreto Crescita è atteso a Montecitorio non prima di giovedì per poi passare al Senato, ed essere convertito, entro il 29 giugno.
(da agenzie)
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